SANDRO MAGNI: “MI DICONO
CHE DOMENICA E IERI LECCO
ERA FERMA. COLPA DEI LAVORI
DEL TELERISCALDAMENTO”

Mi dicono che domenica e lunedì pomeriggio, Lecco era praticamente ferma per chi era uscito in auto.

Non voglio sapere cosa ne sarà in estate o durante le Olimpiadi Invernali. Ci vorranno 5 o 6 ponti con relativo attraversamento! Anch’io sono dotato di ironia. Mi raccontano sempre che una delle cause possibili è l’inserimento dei tubi solo per raggiungere l’ospedale con il teleriscaldamento. Teleriscaldamento comandato da quelli di Valmadrera che hanno una buona Tari rispetto agli altri cittadini della provincia.

Cos’è che non mi va in questa cosa? Non è certo l’utilizzo del teleriscaldamento che è in sé neutrale se lo guardiamo da un punto di vista anche climatico e se non fosse che, per farlo funzionare, non si bruciassero rifiuti in sovrappiù.

Cosa voluta dall’Assessore di allora un po’ verde e un po’ rosso verde e ora, per questo, voluto a presidente, senza dolori, di un rinomato parco brianzolo.

Quello che non mi piace in questa cosa sta nel fatto che i contratti preventivi molto probabilmente non ci sono. Solo dopo, a cose fatte, ci saranno. Quando in questo caso il contraente, nell’occasione l’ospedale, paradossalmente debole, sarà costretto ad accettare. Allorché la stessa cosa poteva essere fatta deducendo il teleriscaldamento da quei mastodontici e pericolosissimi forni che stanno appena sopra l’ospedale.

Stiamo parlando di quelli delle cave che un’insulsa delibera del Comune di Lecco ha mantenuto aperte. Quando, invece, un’altra soluzione reale, possibile e da lungo tempo agibile c’era. Ovvero, i pannelli solari, mai fatti, per responsabilità varie, sopra l’ampio tetto dell’ospedale.

Quella era la soluzione meno costosa, più democratica e meno impattante dal punto di vista della sostenibilità, anche automobilistica, che tra l’altro oggi è ancora, per la nostra salute, densa di CO2.

Sandro Magni