“STRADE PERICOLOSE
E INCIVILI ALLA GUIDA”.
I CICLISTI SI LAMENTANO

ciclismoLECCO –  Le strade sono sempre più pericolose per i ciclisti. Nelle ultime settimane Diego Resta, cicloamatore di 29 anni è morto investito da un’automobile mentre si allenava a Calco, mentre venerdì scorso è stato Chris Horner, ultimo vincitore della Vuelta, a essere urtato da una vettura sulle strade di Varenna.

“Le nostre carreggiate sono tra le più pericolose al mondo – indica Roberto Maggioni del bike team Formaggilandia -. Inoltre il territorio è culturalmente scarso: abbiamo le strade di cento anni fa e la mentalità di 300 anni fa”. Una soluzione per migliorare ci sarebbe. “Creare piste ciclabili, ma farlo seriamente. Da Suello al ponte di Isella la pista si allaga sempre. Noi chiediamo solo strade ordinate per poterci allenare tranquillamente”.

I ciclisti hanno paura soprattutto del bordo stradale. “Ci sono buche e tombini, per cui siamo costretti a stare più spostati verso il centro – dichiara Massimo Cereser del bike team Mandello -, se dovessimo perdere l’equilibrio cadremmo in mezzo alla strada. E in più dobbiamo curarci degli incivili che guidano al telefono”.

Il traffico è il secondo grande problema. “Quando partecipiamo alle gare c’è sempre molto traffico – afferma Sergio Pozzi dell’Uc Costamasnaga -. E lo stesso accade per gli allenamenti. Si stava meglio quando c’erano i semafori, ora hanno realizzato tante rotonde, ma per noi è un problema perché ci sono sempre gli indisciplinati che vogliono passare lo stesso tagliandoci la strada”.