SULLE STRADE DI LECCO,
RUBRICA DI TOPONOMASTICA:
VIA DEL SARTO A CHIUSO

Nome della Via: Via del SartoVIA DEL SARTO SULLA CARTINA

Rione e posizione della via: Chiuso; via che attraversa tutto il nucleo del vecchio borgo, partendo dall’oratorio, passando davanti alla chiesa parrocchiale e arrivando alle case nuove costruite nella vecchia cava.

Nella terza puntata della nostra rubrica Sulle Strade di Lecco parliamo di una particolarità della zona di Chiuso. Tutti gli abitanti del rione e la maggior parte dei lecchesi che ha almeno una volta messo piede a Chiuso sapranno senz’altro della presenza della via del Sarto, che attraversa tutto il nucleo del vecchio borgo, partendo dall’oratorio, passando davanti alla chiesa e finendo alle case nuove costruite nella vecchia cava.

Per capire chi è il “Sarto” a cui è intestata a via dobbiamo ricorrere a un vecchio amico:

«[…] Finalmente il baroccio arriva, e si ferma alla casa del Sarto. Lucia, s’alza precipitosamente; Agnese scende, e dentro di corsa: sono nelle braccia l’una dell’altra.[…] Le due donne, in que’ pochi giorni ch’ebbero a passare nella casuccia ospitale del Sarto, avevan ripreso, per quanto avevan potuto, ognuna il suo antico tenor di vita. Lucia aveva subito chiesto da lavorare; […]» (Alessandro Manzoni, Promessi Sposi, Cap. XXIV e XXV).

IL SARTO DI CHIUSOCome si può ben capire le parole sono quelle del Manzoni che scrive della liberazione di Lucia dalla sua prigionia presso il castello dell’Innominato. Il “Sarto” non è altri che il personaggio che ospita e tiene al sicuro Lucia e Agnese nei giorni successivi alla liberazione, prima della peste e soprattutto prima del trasferimento a Milano.

La casa del Sarto oggi è ancora presente, e la si trova seguendo il senso di marcia e percorrendo la via a lui intitolata sulla sinistra, dove una piccola targa, tra le assi dei restauri che la stanno risistemando, è ricordato questo breve passo dei Promessi sposi.

Altri punti di interesse nella via del Sarto sono sicuramente la chiesa di Santa Maria Assunta. La sua importanza è dovuta non tanto all’edificio religioso in sé, ma alla presenza della canonica, un tempo casa del Beato Serafino Morazzone, divenuta da poco tempo un piccolo museo sulla vita del Buon Curato di Chiuso. Attraversando l’incrocio con via ai Molini, nella seconda parte possiamo trovare l’oratorio di Chiuso e il vecchio cinema parrocchiale, oggi purtroppo decadente anche se alla sua epoca fu uno dei centri di aggregazione più importanti della zona.

A.G.