ALBERI LAVELLO, CAMBIA CALOLZIO: “ACCORDO CON IL PARCO, MA DA SEGUIRE”

All’indomani dell’invio della nostra PEC indirizzata all’Ente Parco Adda Nord, al Comune di Calolziocorte e ai Carabinieri Forestali — nella quale sollecitavamo la conclusione del procedimento relativo al mancato rispetto delle prescrizioni imposte nel 2019 per la sostituzione degli alberi abbattuti — abbiamo ricevuto una telefonata dal Sindaco e dal Vicesindaco.

Durante il colloquio ci è stato comunicato che l’Amministrazione avrebbe raggiunto un nuovo accordo con il Parco Adda Nord per procedere alle piantumazioni mancanti. Ci è stato però riferito che le quantità e le tipologie di essenze da mettere a dimora saranno diverse e inferiori rispetto a quelle originariamente prescritte. Al momento, non sono stati forniti né i numeri esatti né i nuovi criteri richiesti dal Parco; attendiamo quindi che l’intesa venga formalizzata e resa pubblica.

Da parte nostra registriamo con soddisfazione il fatto che, dopo anni di immobilismo, qualcosa finalmente si sia sbloccato. È evidente che il nostro intervento ufficiale abbia contribuito a rimettere in moto un procedimento fermo da troppo tempo, e questo è un risultato importante per il territorio.

Accanto alla soddisfazione, però, permane una forte preoccupazione: ancora una volta, infatti, il Comune sembra attivarsi solo quando viene sollecitato con determinazione da cittadini e consiglieri. Un ente pubblico dovrebbe essere il primo a rispettare le prescrizioni ricevute da un’autorità sovraordinata, non il primo a disattenderle fino a quando non viene richiamato ai propri doveri.

Come Gruppo Civico Cambia Calolzio continueremo a seguire attentamente ogni fase di questa vicenda. Chiederemo che l’accordo venga illustrato in modo trasparente e completo, con informazioni puntuali sui numeri, sulle tipologie di piante e sui tempi di intervento. Vigileremo affinché le nuove piantumazioni rispettino davvero gli standard necessari a tutelare l’area e il suo equilibrio ambientale. E soprattutto ci impegneremo affinché non si verifichino più ritardi o omissioni su un tema così importante come la cura del nostro patrimonio arboreo e del paesaggio protetto.
Il verde è un bene comune. Difenderlo non è un’opzione: è un dovere.

Cambia Calolzio