ANNONE: SULL’AMPLIAMENTO
DELL’IMPIANTO COMPOST
4 DOMANDE DA ‘RIFIUTI ZERO’

ANNONE BRIANZA – Leggiamo in questi giorni le prime prese di posizione sul progetto di riconversione ed ampliamento dell’impianto di compostaggio ad Annone. Il progetto prevede la costruzione di un nuovi edifici nei quali avverrà un pre-trattamento della frazione organica “anaerobico” (cioè in assenza di ossigeno) e di aumentare l’attuale capacità dell’impianto da 28.000 tonn/anno di rifiuti organici a 38.000 tonn/anno. Con questo trattamento iniziale verrà captato bio-gas, successivamente purificato in bio-metano che sarà quindi immesso nella rete di distribuzione del gas.

La nostra posizione in merito è per un trattamento dei rifiuti organici che rigeneri materiale da reimpiegare in agricoltura (compost), in linea con la circolarità dei processi naturali. Questo significa che per ottenere un buon compost da utilizzare in agricoltura è essenziale mantenere la successiva lavorazione chiamata “aerobica”. Allo stesso tempo il metano prodotto nella prima fase di lavorazione non dovrà essere bruciato in loco per produrre calore o energia ma immesso in rete, per sostituire combustibili fossili (es. carburanti per autotrazione). Ciò consentirà di avere un bilancio finale negativo della CO2 prodotta. Se l’impianto funzionerà con queste caratteristiche non siamo contrari alla riconversione.

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AMPLIAMENTO DEL COMPOSTAGGIO DI ANNONE. QUATTRO DOMANDE DA ‘RIFIUTI ZERO’