VISITA PASTORALE DEL CARDINALE:
“ANCHE SE L’APERTURA FA PAURA,
LA FORZA È NELLA MISERICORDIA”

IMG_0091LECCO – Giovedì 10 dicembre la Basilica di San Nicolò traboccante di fedeli giunti per l’assemblea ecclesiastica capitanata dal cardinale Scola, alla presenzia dei decanati di Lecco, Alto Lario e Primaluna.

La visita pastorale del cardinale Angelo Scola è meglio da interpretarsi, per sua indicazione, come “assemblea ecclesiastica, dal carattere feriale, in quanto deve contraddistinguere un prolungamento dell’eucarestia nella vita quotidiana. Spinta dal fine ultimo dato dallo scambio di giudizi su come vivere questa epoca nel nome di Cristo”. Continua Scola “la denuncia di Paolo VI è ancora attuale: ‘la cultura italiana ha già eliminato Cristo’. Questo incorre nella separazione tra fede e vita quotidiana, mediante un rapporto osmotico esteso all’intera società. La fede che viviamo nell’Eucarestia c’è, ma non passa alla vita di tutti i giorni”.

Tra gli interventi del pubblico è emersa una riflessione sulla tematica dello smarrimento della fede nella vita quotidiana, per parte di suor Germana, la quale richiede una maggiore evangelizzazione dei bambini, che in questo periodo natalizio, non ricordano più la figura del bambin Gesù, ma attendono solo l’arrivo di Babbo Natale, perdendo la mistica essenza del Natale.

IMG_0089Da qui affiora il punto focale: portare il messaggio cattolico ai giovani. Il cardinale ritiene che la risposta allo smarrimento consiste nella testimonianza. “Occorre tramandare il messaggio, noi ci siamo smarriti perché abbiamo sostituito alla logica dell’incontro, l’idea di un discorso. L’idea di testimonianza provvede alla conoscenza e comunicazione della realtà. Tra tutte le realtà, la famiglia ha perso la capacità di testimonianza perché si è lasciata contagiare dalla mentalità consumista neopagana” erodendo così il suo primato nel dialogo“.

Altra questione trattata, quella del multiculturalismo e delle differenti professioni religiose. Don Antonio, curato dell’Ospedale di Lecco, riporta la gioia nei degenti, anche di altre culture, nel vedere arrivare l’ecclesiastico per un saluto e una preghiera e punta su questa idea di uguaglianza per sostenerci e animare il sentimento di carità. “Papa Francesco ci invita con questo Giubileo alla Misericordia – ricorda il Cardinale Scola –. La questione islam non rappresenta solamente un’emergenza, ma è un problema strutturale. Non si risolverà nella prima accoglienza, ma sarà lungo e doloroso e sta portando con sé il martirio del sangue. Anche se l’apertura fa paura, è la misericordia la nostra forza”.

Tre i momenti previsti in occasione della visita pastorale: l’apertura alla presenza del cardinal Scola; la seconda fase guidata da monsignor Rolla; ultima fase relativa alla raccolta di obiettivi in vista del fine cammino previsto per l’estate 2017.

 

Martina Panzeri