JIHAD/NÉ FOTO NÉ ESPLOSIVI
“SOLO PAROLE QUELLE DI RAHIM”.
CHIESTA LA SCARCERAZIONE
PER I SOSPETTI TERRORISTI

MOUTAHARRIK Abderrahim - classe 1988MILANO – “Non volevo fare nulla di concreto”. Resta questa la tesi di Abderrahim Moutaharrik e per la quale l’avvocato difensore Francesco Pesce motiva la richiesta di scarcerazione portata oggi al tribunale del Riesame.

Detenuto dal 28 aprile scorso per sospetti di terrorismo, dietro le sbarre si trova anche la moglie, Salma Bencharki. I due avrebbero avuto intenzione di partire per la Siria portando con loro i figli di 4 e 2 anni, ma lo stesso Moutaharrik si sarebbe detto disposto a compiere attentati in Italia.

La difesa della coppia di origini marocchine ma cresciuti entrambi nel lecchese ha evidenziato alla corte che per contestare l’accusa di terrorismo internazionale non bastano soltanto manifestazioni ideologiche di natura estremista, ma serve qualcosa di più come, ad esempio, la disponibilità di esplosivo o fotografie che mostrano probabili obiettivi.

Le indagini, secondo la difesa, hanno sì accertato che gli arrestati al telefono dicevano frasi tremende, ma queste poi non hanno avuto alcun seguito e nulla negli atti dimostra che si stavano preparando ad attuare piani criminosi.

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