L’INTERVISTA A BIZZOZERO:
“POCHI VOGLIONO BENE AL LECCO”
E SI TOGLIE QUALCHE SASSOLINO

Daniele Bizzozero Calcio LeccoLECCO – Daniele Bizzozero lascia gli arresti domiciliari e torna a parlare, facendo subito mea culpa. “Mi vergogno di ciò che ho fatto. Ho sbagliato e ora è giusto che io paghi. Ma il Lecco in questo non c’entra nulla. Ho perso la mia credibilità, mi sono fatto coinvolgere in qualcosa che in realtà con me non c’entra nulla”. Ma ora il patron della Calcio Lecco vuole tornare a parlare di sport, anche se i troppi giorni di silenzio obbligato dalla custodia cautelare – perché accusato di aver collaborato con un’organizzazione che clonava carte di credito – lo hanno reso ancora più vulcanico e desideroso di levarsi qualche sassolino dalle scarpe.

“La squadra ha dimostrato di essere forte, ha fatto benissimo anche senza di me, hanno saputo fare il massimo in un momento difficile. Ma io ho fatto molto per questa società, peccato che la città non sia stata vicina al club. Ora penso solo ai giocatori e ai tifosi: cercherò di ricucire il rapporto con loro”. E così Bizzozero si sfoga parlando degli sponsor. “Uno, che occupa una buona parte degli spazi pubblicitari al Rigamonti-Ceppi, quest’anno ci dà solo diecimila euro. So che prima della mia gestione sborsava 50mila euro”.

I debiti, solo con il Comune di Lecco, sono circa 120mila euro. “Ma i miei sono appena ottomila – prosegue l’imprenditore –. In tutto avrò accumulato quasi trentamila euro di debiti, pagando però quelli delle gestioni precedenti. Per esempio ho versato 9.500 euro per gli allenamenti al centro sportivo Rio Torto di Valmadrera”. E in questo caso attacca Antonio Rusconi, ex presidente della Cento bluceleste (società creata per salvare la Calcio Lecco nel 2012), attuale assessore al Bilancio della cittadina: “Si è interessato della squadra solo quando serviva per le elezioni”.

Nonostante le voci di cordate interessate ad acquistare via don Pozzi, Bizzozero non vuole lasciare il club, “a meno che non ci siano persone serie e che vogliano bene al Lecco”. Ma ha interesse che qualcuno entri in società per dare una mano. “Ho visto che hanno abbassato la fidejussione per iscriversi in Lega pro. Puntiamo sempre al ripescaggio, se qualcuno volesse farsi avanti e dare una mano ben venga, non ho alcuna preclusione”.

E non ha nemmeno paura che altri imprenditori non vogliano entrare per la vicenda delle carte di credito clonate o per i precedenti di oltre vent’anni fa. “Chi mi conosce sa che metto tutta la mia passione nel calcio”. L’unico, a dire di Bizzozero, che è stato vicino al Lecco è Angelo Battazza: “Ce ne vorrebbero di imprenditori come lui. Non avremmo più problemi”.

F.L.