M5S: CRIMI A LECCO. TRA ACQUA, CAVE, VIA ROMA SALTAN FUORI
(FORZATAMENTE) I… PORTABORSE

LECCO – A dispetto degli annunci di volerlo svolgere all’aperto per non chiudersi in stanze per i soli addetti ai lavori o ripetere le modalità dei partiti tradizionali, come precedentemente annunciato da Valentino Riva tra i primi attivisti del Movimento locale, si è svolto invece a Palazzo Falck presso la sala conferenze dell’Unione Commercianti di Lecco, venerdì scorso, il primo incontro rivolto al territorio del Movimento 5 stelle locale con alcuni eletti in Parlamento ed in Regione.

Su tutti, ovviamente, ha primeggiato ed ha stimolato la partecipazione, il senatore/cittadino Vito Crimi il primo capogruppo al Senato del M5S. Ha dovuto invece dare forfait, tra gli altri invitati, l’ex candidata Presidente alla Regione Lombardia Silvana Carcano.

La sala, seppur non piena e fortemente caratterizzata dalla presenza di attivisti, ha visto la partecipazione di un buon numero di persone, intorno all’ottantina di unità, in un’attenta e lunga serata, oltre due ore e mezza a dimostrazione della necessità di coinvolgimento e chiarimento. L’incontro è stato trasmesso anche in streaming (con oltre 2800 contatti, come ricordato in sala) e la registrazione successivamente postata in internet suYoutube https://www.youtube.com/watch?v=R7dPLBTicyM

Si respirava molta semplicità, una riunione di condominio senza litigi, e molta, molta autoanalisi.

Era palese la necessità di autodifesa e pure comprensibile. Ha iniziato subito lo stesso senatore Vito Crimi che ha, infatti, esordito ricordando che “quello che noi stiamo portando in Parlamento è una rivoluzione culturale e non il semplice raggiungimento dell’approvazione di decretini, leggine specifiche, che tra l’altro fino ad oggi non ne è stata approvata nessuna nuova ma solo la trasformazione in Legge di decreti del precedente Governo Monti”.

Dopo questo primo intervento è iniziato un breve giro di presentazione degli altri rappresentanti delle Istituzioni, tutti con il filo rosso del voler trasmettere il duro lavoro che c’è dietro il proprio ruolo e di come sono stati gli altri partiti ad accettare le loro proposte.

Si è aperto poi il clou della serata, la sessione delle domande e risposte, un poco retoriche ma volenterose. E’ emersa, nel pubblico attivista ma anche nei propri rappresentanti, la buona volontà ma ancora la forte carenza di competenze e studio che solo in parte può essere giustificabile dalla giovane età del movimento. L’applauso facile è stato più volte cercato nelle risposte, sulle banche, sui costi della politica, nell’accondiscendenza studiata alle domande.

Una parte di queste è stata dedicata al territorio locale sviluppando prevalentemente il tema dell’acqua pubblica, del Piano Cave provinciale, della Mobilità e del palazzo di Via Roma messo in vendita dall’Amministrazione di Lecco e quasi dirimpettaio alla stessa sala conferenze.

Quest’ultimo tema, illustrato dal pubblico da Cesare Carpani, legale rappresentante dell’Associazione Volerete, con lo scopo di cercare l’appoggio dei consiglieri Regionali del Movimento, non sapendo che la Regione Lombardia non ha poteri e strumenti per impedirne la programmata vendita, per oltre 4 milioni di euro, da parte del Comune. Benchè questo particolare fa la differenza, ha trovato ascolto e interesse nella conigliera Paola Macchi che si è fatta carico di portarlo all’attenzione dell’Assessore regionale. Che potrà farci bene poco. Anzi nulla. Ma forse non lo sapeva nemmeno lei.

Paradigmatica la situazione, si cercano sostegni e risposte da tutte le parte tranne che sul territorio, tra le associazioni, tra i cittadini. E’ diventata una mera ricerca di soldi e di autopromozione.

Aspetto nuovo – e la vera notizia di valenza nazionale – è la (presunta) retromarcia del Movimento 5 stelle sulla riduzione del numero di Parlamentari. A Lecco dicono che questo taglio non l’han mai voluto, a Roma, gli stessi depositano mozioni che invece lo contemplano. (ne parleremo in un altro articolo)

Il dibattito è continuato e si è incanalato sul tema più caro al popolo grillino. I soldi. Il taglio degli stipendi della Casta, la diaria dimezzata dai propri parlamentari e consiglieri regionali, il tetto agli stipendi dei manager privati. Una domanda indirettamente fa scoprire poi che senza il fondamentale supporto dei portaborse, che hanno già avuto esperienza ed hanno le scorse legislature affiancato un altro parlamentare, consiglieri e deputati non avrebbero capito nulla. “Saremmo ancora al palo”. Cioè non saprebbero muoversi. Presi e buttati allo sbaraglio. Come il primo movimento leghista.

Questo in realtà si evince anche in maniera implicita più o meno in tutte le risposte. Molto generiche, mai veramente nel merito e nella precisione. “Stiamo lavorando per raccogliere informazioni”; “stiamo facendo un gruppo di lavoro”, “se avete delle idee, portatecele noi siamo solo i vostri portavoce” “su questo tema stiamo ascoltando un’associazione”. Una sola verrebbe da chiedere e la risposta sarebbe, è, sì.

Il problema maggiore, senza voler essere sgradevoli, è che c’è un gap enorme che sembra difficile colmare. Il Movimento, oggi, vive in rete ed è carente nella presenza fisica e reale sul territorio, sulle tematiche vere del territorio. Pur essendoci ormai da anni.

Una militante, Anna, sul finire dell’incontro, non casualmente lo ha involontariamente ammesso:“ringrazio tutti per la presenza, era ora che ci conoscessimo di persona, finalmente”

Insomma sembra di sentire una strofa di una canzone di De Gregori (Leva calcistica del ’68):
“Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette”.

Noi lo documenteremo puntualmente. Se succederà. Se vi va, intanto, scriveteci anche le vostre opinioni a redazione@www.lecconews.news.

 

Comunque la pensiate, qui siete i benvenuti.

 

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Le foto tratte da www.meetup.com/MovimentoLecco5stelle sono state negate dall’autore