“C’era bisogno di smontare alcuni alloggi adibiti al dopolavoro a Vico del Gargano per il termine della stagione – spiega – eravamo stati giù a montarli all’inizio dell’estate e adesso dovevamo scendere per ripulire tutto”. Ma in Puglia, purtroppo, quel pullmino non è mai arrivato.Serse Cornaggia ha saputo dell’incidente nel pomeriggio di oggi e ora tira un sospiro di sollievo per la casualità che lo ha risparmiato, ma il suo pensiero va ai suoi amici deceduti nello schianto in autostrada. “Sono scosso – prosegue – non ce lo saremmo mai aspettati”.Uno dei due feriti trasportati all’ospedale di Lanciano è Giuseppe Mazzoleni, 64 anni, padre dell’assessore comunale lecchese al Territorio Martino. “Non è in pericolo di vita – afferma il figlio – ma l’hanno comunque trasportato al Pronto soccorso per accertamenti. Stiamo seguendo la vicenda da qui”.
PARLA IL MIRACOLATO CORNAGGIA. DOVEVA ESSERE COI 7 DI VASTO
LECCO – Sarebbe dovuto partire proprio a bordo dei quel furgone “maledetto”, diretto verso la Puglia. Invece all’ultimo momento ha cambiato giorno di partenza e così si è letteralmente salvato dalla tragedia accaduta a Vasto nella quale hanno trovato la morte due suoi amici.Un “miracolato”. Serse Cornaggia, residente nel rione lecchese di Germanedo, è scampato per un soffio al disastro sull’autostrada A14. Il mezzo noleggiato per l’occasione era già stato riempito e per questo Cornaggia, insieme ad altri due volontari Cisl, sarebbe partito per il Gargano nella giornata di domenica.