“THE TRUTH BEHIND A SMILE”:
AL VIA L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE DI MANDELLO

MANDELLO DEL LARIO – Fino al 28 aprile Mandello del Lario ospita le delegazioni europee che fanno parte del progetto “Europa per i cittadini”, finanziato dall’Unione Europea. Un summit che radunerà ai piedi della Grigna le delegazioni provenienti da Năsăud (Romania, già gemellata con Mandello), Mława (Polonia), Leúkara o Lefkara (Cipro), Kavadarci (Macedonia), Ķekava (Lettonia; è subentrata nel 2012 alla Spagna, che era rappresentata da Colindres) e Alexandria (Grecia).

Al via le prime iniziative; sotto le immagini il discorso di benvenuto del sindaco Mariani.

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Buon giorno a tutti voi.

E’ con vivo piacere ed onore che porgo il mio più caloroso saluto di benvenuto,
nella sala del consiglio comunale, alle delegazioni della Romania, della Polonia, di
Cipro, della Macedonia, della Grecia e della Lettonia.

Siamo davvero felici di avervi qui con noi e l’intera comunità di Mandello è lieta di
potervi accogliere con gioia e fraternità.

Oggi sono presenti con me l’Assessore Provinciale – Antonio Conrater, diversi
consiglieri comunali di maggioranza e opposizione nonché esponenti del
variegato e attivo mondo delle associazioni mandellesi che avrete modo di
conoscere in questi giorni di permanenza a Mandello.

Giorni dedicati all’importante e significativo progetto europeo “The truth behind a
smile” che ci ha visti tutti protagonisti nelle precedenti sessioni di lavoro in Cipro,
Polonia, Macedonia e Grecia.
Un tema cruciale, il nostro, per il destino delle nostre comunità locali, delle nostre
nazioni e dell’Europa intera.

Su questo mi riservo di fare un intervento più ponderato oggi durante il workshop a
Casargo ma possiamo sin d’ora affermare che il nostro incontro si inserisce a pieno
titolo nella volontà di riscatto dello spirito europeista che trova nelle comunità
locali, come le nostre, il terreno più fertile e positivo per essere rilanciato con
vigore.

Dobbiamo continuare a incontrarci, dobbiamo farlo nell’interesse dei principi
universali di fratellanza, libertà uguaglianza che condividiamo. Dobbiamo farlo, a
maggior ragione, in questo tempo di difficoltà dove i venti della crisi spirano
ancora violenti e minano la tenuta sociale, economica, solidale delle comunità
d’Europa.

Oggi più che mai, tenere vivo il legame cui abbiamo dato vita con questo
progetto non significa soltanto confrontarci su temi di scottante attualità ma
significa aver cura del rapporto che abbiamo intessuto, con non poca fatica per
ragioni di lontananza, di risorse economiche e così via. E’ proprio quando tutto
sembra immensamente difficile e complesso che dobbiamo continuare a parlarci,
a confrontarci, a discutere tra noi nel rispetto delle nostre diverse e al contempo
comuni storie di popoli e comunità europei.

Ho sempre pensato e continuo a pensare che la diversità delle lingue e delle
culture siano un segno di ricchezza per l’Europa, ne rappresentino in modo
formidabile la vitalità e la forza: essere comunità nella diversità è la sfida non
ancora vinta del tutto dall’Europa ma che è alla nostra portata.

Crediamoci a partire da noi, ne abbiamo la possibilità e soprattutto non
dobbiamo mai rinunciare alla speranza di un mondo migliore. Come scrisse un
grande intellettuale e pacifista italiano Padre Ernesto Balducci, da noi
recentemente ricordato in un incontro pubblico: “La novità è affidata alle viscere
della necessità. Che sui passaggi intermedi della sua nascita ci sia buio non deve
far meraviglia. Come scrisse Ernst Bloch, ai piedi del faro, non c’è luce”.

Riccardo Mariani