VINCERE LA PAURA DEL DIVERSO:
UNA MOSTRA A CALOLZIO

CALOZIOCORTE – Promuovere l’integrazione vincere la paura del diverso: ecco i due punti “chiave” della mostra L’Africa quotidiana, inaugurata questo pomeriggio nei locali della Pro Loco e aperta fino al 29 febbraio.Realizzata in occasione della settimana della cooperazione internazionale, la mostra ha visto coinvolte le scuole dell’istituto comprensivo di Calolziocorte, insieme ai loro docenti e al Coe, centro orientamento educativo.

Torri Emanuele“Le scuole di Calolzio hanno preso parte a questa iniziativa partecipando attivamente al progetto Un solo mondo, un solo futuro, promosso dal ministero degli affari esteri e da quello dell’istruzione e della ricerca”, ha spiegato Emanuele Torri, docente di lettere alla media Manzoni. “Mi sono sempre occupato di intercultura e qualche mese fa abbiamo avuto la possibilità di aderire al progetto, che coinvolge 500 scuole in 46 città. L’intento è quello di stimolare la riflessione, invitare alla partecipazione attiva lavorare insieme per una società migliore“, ha concluso Torri, presentando poi suor Michela, referente del medesimo progetto per quanto riguarda la scuola Caterina Cittadini. 

La parola è poi passata all’assessore Wilna De’ Flumeri: “è un piacere poter accogliere ragazzi e professori in questi locali e in occasione di un momento così importante: l’integrazione è un percorso difficile ma necessario: bisogna andare oltre la paura dell’altro“.
Gabriella Ripamonti
Da ultima, la “curatrice” della mostra, volontaria del Coe ed insegnante in pensione Gabriella Rigamonti, la quale ha anzitutto ricordato come il Coe sia attivo da ormai trent’anni in questo senso: “il Coe propone due percorsi espositivi legati al tema della vita quotidiana nell’Africa sub sahariana: qui a Calolzio c’è una prima sezione dedicata alla casa, ai materiali con cui sono costruite le abitazioni, all’organizzazione dei villaggi, che rimangono nonostante ormai ci siano moltissime città, nella seconda sezione, invece, l’attenzione si focalizza sugli oggetti quotidiani“, ha spiegato la Rigamonti, prima di procedere con la visita “guidata” dell’esposizione.

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G. M.