GIORNATA DELLA MEMORIA, CAMBIA CALOLZIO RICORDA I CONCITTADINI UCCISI

CALOLZIOCORTE – Il gruppo Cambia Calolzio, in occasione della Giornata della Memoria, ricorda i calolziesi morti nei campi di concentramento.

La Giornata della Memoria, che cade il 27 gennaio di ogni anno, è un’occasione per promuovere la consapevolezza dello sterminio perpetrato dai nazisti verso gli ebrei e molte altre categorie vittime della discriminazione del regime hitleriano.

Il gruppo politico Cambia Calolzio, per l’occasione, ha deciso di ricordare in particolare le vittime calolziesi di questa pagina buia della storia umana:

“Si ricordano le storie degli ebrei, dei politici, dei partigiani, degli omosessuali, degli zingari, dei testimoni di Geova, dei disabili, dei militari e di tutti coloro che si opposero fino al sacrificio della vita deportati e sterminati nei campi di concentramento nazisti. Coltivare la memoria è ancora un prezioso vaccino per far sì che questi orrori non avvengano più”.

Cambia Calolzio, rispetto a coloro che lavorano per dimenticare e far dimenticare i cittadini trucidati nei campi di concentramento, ha deciso, in questa giornata, di depositare nei luoghi dedicati ai calolziesi morti nei lager un fiore per la memoria“.

A seguire, il gruppo politico ha ricordato i calolziesi uccisi nei campi di concentramento:

dott. OSCAR ZANINI: morto il 15 febbraio del 1945 nel lager di Mittelbau-Dora; medico condotto di Calolziocorte, dopo l’8 settembre si attiva per coordinare il movimento della Resistenza. Arrestato il 21 febbraio del 1944 con l’accusa di collaborazionismo con i partigiani e di fornire armi, viene incarcerato a San Vittore a Milano, internato poi a Mauthausen e a Buchenwald, indi a Mettelbau-Dora dove cesserà di vivere.

GIOVANNI RIPAMONTI: morto il 25 marzo del 1945 nel lager di Mauthausen; panettiere di Calolziocorte, arrestato per aver fornito 20 quintali di farina ai partigiani che stavano combattendo sulle montagne attorno a Calolzio, portato prima in carcere di San Vittore a Milano, poi a Fossoli e a Bolzano ed in seguito trasferito a Mauthausen dove morirà.

GIUSEPPE E GIOVANNI ROSA: Morti il 28 aprile del 1945 nel lager di Mauthausen; Giuseppe e suo figlio Giovanni, per aver messo a disposizione i loro mezzi aziendali per il trasporto di viveri ai partigiani, vengono incarcerati a San Vittore a Milano, poi a Fossoli e Bolzano e infine a Mauthausen dove moriranno.

Michele Carenini