AIRUNO – Nel tardo pomeriggio Carlo Gilardi, l’ex professore in pensione, è stato trasferito dalla Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco all’hospice “Il Nespolo” di Airuno (foto a destra). Nelle ultime settimane le sue condizioni di salute – a seguito di un male che parrebbe incurabile – sono peggiorate e dopo una valutazione dei medici e del tribunale di Lecco è stato deciso di riportarlo nella struttura del suo paese.
Il 15 settembre scorso era stato sentito nell’audizione chiesta dai difensori dei tre imputati nel processo in cui tre imputati – l’ex badante e due giornaliste del programma “Le Iene” accusate di diffamazione nei confronti dell’avvocato Elena Barra – e alla presenza del giudice Gianluca Piantadosi era apparso sofferente ed ha risposto ad alcune domande.
Sul ricovero di Gilardi si sono scatenate polemiche, manifestazioni perché l’ex docente aveva espresso la volontà di rimanere nella sua casa di Airuno, ma il giudice tutelare Marta Paganini, sulla base anche di relazioni mediche e accertamenti, aveva ravvisato che non esistevano più le condizioni di salute e abitative per rimanere nella sua casa del Cerè.
Carlo Gilardi è stato seguito attentamente dai medici della Rsa Airoldi e Muzzi dal 30 ottobre 2020 a ieri quando ha lasciato la struttura.
La situazione di Gilardi è stata sottoposta all’amministratore di sostegno, avvocato Elena Barra e al giudice Mirco Lombardi e dopo la visita alla struttura di via Eremo a Lecco e all’hospice di Airuno, a pochi passi da dove risiedeva l’ex professore, è stato deciso il trasferimento nel pomeriggio odierno.
A.Pa.