CHE BEFFA PER UNA POLIZIOTTA
DI LECCO: TRUFFATA ON LINE,
NON OTTIENE GIUSTIZIA

LECCO – Doppia beffa per una poliziotta che riveste una posizione di rilievo alla Questura di Lecco: nel 2019 ha acquistato in rete una maglietta griffata Dior e con una coppia di Busto Garolfo (MI) ha pattuito la cifra di 105 euro, pagata con PostePay.

A distanza di poco tempo, la donna si è accorta che si trattava di una truffa e ha presentato denuncia alla stessa Questura dove lavora.

Oggi nel vicinissimo tribunale in corso Promessi Sposi si è discussa la vicenda davanti al giudice monocratico Paolo Salvatore, e sul banco degli imputati è finita solo la donna 35enne, residente nel Milanese, mentre l’ex compagno si è reso irreperibile.

Il difensore dell’imputata – l’avvocato Arveno Fumagalli – ha ricostruito i fatti e rimarcato come mancasse la prova nei suoi confronti, dato che l’incasso della somma truffata era avvenuto materialmente sulla carta postale dell’allora convivente dell’accusata.

Per questo il Vpo Caterina Scarselli ha chiesto l’assoluzione e il giudice Paolo Salvatore al termine della camera di consiglio ha assolto la 35enne.

Per la poliziotta la doppia beffa: essere stata raggirata e non trovare il colpevole.

RedGiu