ECONOMIA/NEL LECCHESE
CALANO EXPORT E IMPORT.
GALIMBERTI: “PREVEDIBILE”

LECCO – Dopo il calo del 2019, anche nel primo semestre del 2020 prosegue il rallentamento dell’import e dell’export delle imprese lariane. Diminuisce anche l’attivo della bilancia commerciale passando da 2,5 a 1,8 miliardi di euro (-18,3%).

Per quanto riguarda le esportazioni, tutte province lombarde (tranne Sondrio e Lodi) hanno subito cali maggiori del 10% (tabella a destra) e Lecco, con -17%, fa meglio solo di Brescia e Cremona. Nel territorio il metalmeccanico continua a rappresentare oltre un terzo del totale delle esportazioni (33,8%), ma il comparto principale è sempre “altro industria” (37,3%); al terzo posto si posiziona la chimica-gomma (7,4%). In questo territorio, oltre agli alimentari (+5,6%, +7 milioni di euro) evidenzia un incremento rispetto al primo semestre 2019 anche l’agricoltura (+0,9%, circa 30.000 euro in più). Viceversa, da segnalare i forti cali di prodotti in metallo, “altro industria” e mezzi di trasporto (rispettivamente -24,5%, -9,8% e -34,1%).

Per quanto riguarda le importazioni, il 37,2% è rappresentato dal metalmeccanico, seguito da “altro industria” (26,5%) e chimica-gomma (10,5%). Solo l’agricoltura registra una crescita (+4,5 milioni di euro, ovvero +13,5%), mentre i comparti che segnano i cali più importanti sono i prodotti in metallo, gli alimentari e la chimica-gomma” (rispettivamente -16,6%, -28,3% e -14,1%).

Lecco evidenzia un peso superiore a Como per le importazioni dalla Germania (26,4% contro 19,2%), mentre la Francia ha una quota di mercato analoga tra i due territori (6,6% a Lecco e 6,7% a Como). Il mercato di approvvigionamento cinese riveste invece un ruolo molto più significativo nell’altro ramo del Lario (16,9%, contro l’8,2% lecchese).

Il presidente della Camera di Commercio Como Lecco Marco Galimberti commenta: “Come era prevedibile, a causa dell’emergenza Covid-19 nei primi sei mesi del 2020 si è verificato un significativo rallentamento dell’interscambio con l’estero. Il calo dell’export (-16,6%) è superiore alla media regionale, e questo dato è legato al peso della componente manifatturiera del nostro sistema economico.

“Il saldo della bilancia commerciale risente dell’effetto lockdown pur rimanendo ampiamente positivo, a conferma del valore delle nostre imprese che ogni giorno si confrontano con i competitor di tutto il mondo. Con Paesi quali Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito il surplus è particolarmente rilevante, a testimonianza della riconosciuta qualità delle produzioni ‘made by Lario‘. In questo momento, più ancora che in altri, fare squadra e lavorare insieme, ciascuno secondo il proprio ruolo, per gli stessi obiettivi saranno decisivi per sostenere il nostro tessuto economico” conclude Galimberti.