ISLAM/INIZIATO IL RAMADAN
BISOGNA PENSARE ALLA FEDE.
APPELLO DI DIALOGO A FN

CONCLUSIONE DEL RAMADAN (4)LECCO – Pensando al Ramadan l’associazione con il digiuno è immediata, ma il fulcro del mese sacro ai musulmani non è solo questo: il Ramadan infatti è il nono mese dell’anno secondo il calendario musulmano e rappresenta il periodo nel quale fu rivelato il Corano agli uomini come prova di salvezza.

Durante il periodo del Ramadan, che quest’anno ha preso avvio lunedì 6 giugno e terminerà il prossimo 5 luglio, gli oltre un milione e mezzo di musulmani in Italia, uniti a tutti gli altri distribuiti nel mondo, dovranno astenersi, dall’alba al tramonto, dal mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali.

Sebbene ISIS e minaccia della Jihad abbiano deteriorato l’immagine del credo musulmano, veniamo ora a conoscere nel dettaglio chi vive di questa fede e, ovviamente, non si associa a quanto sta accadendo per mano dello Stato islamico.

usama el santawyL’imam del centro islamico “Assalam” di Chiuso Usama El Santawy ha così raccontato a Lecco News questo periodo di intensa fede e fragilità per la vita di un musulmano, dato appunto dal Ramadan, “momento sacro e atteso nella vita di un musulmano, al contempo fonte di piacere e sacrificio. È un mese di unione e cooperazione, a prescindere da etnie e nazionalità, per tutta la comunità islamica”.

Il Ramadan non è solo digiuno, ma è soprattutto comunione di beni e esperienze, date dal trascorrere le notti insieme a pregare e condividere, “un’occasione imprescindibile di unione – continua l’imam – e di preghiera per un mondo migliore”. Il mese sacro in questione rappresenta una chiara testimonianza di condivisione e soprattutto pulizia spirituale che, spiega Usama El Santawy protegge l’equilibrio di corpo e spirito: si parla il meno possibile, si mangia meno e si tutelano anima e corpo – definendo come sia nostro compito quello di comandare il nostro corpo, non il contrario – occorre ripulirsi dalle ostilità e aprire le porte alla felicità“.

Senz’altro non è semplice da trascorrere il Ramadan, difatti bambini, donne incinte, malati e anziani sono esonerati dal digiuno, ma l’occasione di apertura che ne deriva è irrinunciabile, tant’è che Usama ha invitato i cittadini lecchesi a conoscere e interagire con la comunità islamica, per condividere questo periodo speciale.

CONCLUSIONE DEL RAMADAN (3)Nessuna forma migliore della condivisione può stimolare l’apertura, a tal proposito, i massimi esponenti di chiusura (membri di Forza Nuova), dopo gli spiacevoli episodi delle scorse settimane di affissione di striscioni poco graditi ai danni dei membri del centro di Chiuso, sono stati caldamente invitati dall’imam per un’incontro di conoscenza e confronto. Usama si è detto “terribilmente dispiaciuto per quanto accaduto e vorrei avere la possibilità di creare un ponte di conoscenza in modo da permettere di unirci e parlarne”.

In ultimo, l’avvento del Ramadan riporta alla mente le tensioni tra musulmani e terroristi e i danni provocati dall’ISIS a scapito della comunità islamica, nonostante siano già state spese in merito parole di allontanamento, l’imam ha aggiunto che “la nostra posizione resta sempre la medesima: auspichiamo che il senso del digiuno generi l’idea di sacrificio e misericordia anche nelle menti dei criminali ISIS, che possano apprendere ad amare il prossimo e continuiamo a condannare i comportamenti che si allontanano dalla nostra fede, avvicinandosi invece a vili massacri”. La comunità musulmana prende le distanze da chi reprime la propria fede definendoli estremismi quali lo Stato islamico e si augura che il Ramadan possa essere occasione di unione e condivisione.