LECCO – Un “professore” d’eccezione ha parlato a quattro classi (seconde B, C, D e M) del liceo Grassi di Lecco: si tratta di Alessio Tavecchio, campione paralimpico di nuoto, vittima a 23 anni di un incidente in moto che l’ha costretto sulla sedia a rotelle a causa della paralisi degli arti inferiori e del tronco a livello toracico. Fondatore di una Onlus che porta il suo nome, ha scritto diversi libri ed è un instancabile promotore di progetti di sensibilizzazione nelle scuole e nelle aziende.
L’iniziativa dell’istituto lecchese fa parte del progetto Educazione Stradale (nell’ambito del curricolo di Educazione Civica – Scienze Motorie), e la proposta di invitare Tavecchio è partita proprio da un gruppo di ragazzi di 2ª C. Oltre all’atleta, ha partecipato anche il referente scuola del Comitato paralimpico Puglia, invitato dal dirigente scolastico.
Grazie alla grazie capacità di coinvolgimento emotivo, Tavecchio è riuscito ad affascinare i ragazzi, che lo hanno ascoltato con grande interesse, ponendogli molte domande. Il nuotatore ha evidenziato l’importanza di una guida sicura e senza rischi, ma soprattutto si è concentrato sulla sua terribile vicenda personale.
Ha imparato a scavare dentro di sé per trovare inaspettate potenzialità di reazione emotiva e di resilienza: “Ognuno ha dentro di sé dei talenti nascosti, che occorre valorizzare per affrontare situazioni nuove che possono a prima vista sembrarci difficoltà insormontabili. È importante credere in se stessi, non mollare mai, costruirsi un nuovo progetto di vita: anche attraverso un percorso di dolore e di fatica, si possono raggiungere grandi obiettivi”.