Cara Lecconews,
oggi per l’ennesimo puzzle della carenza di trasparenza amministrativa è il turno della nuova Convenzione per scavare il Magnodeno, per (almeno) altri 10 anni, perché si sa Lecco ama la montagna.
Questa è stata parzialmente illustrata in una Commissione tra lo scazzo da bar e risate a una cena tra coscritti svoltasi giovedì scorso. Ancor prima del contenuto della stessa, che è stata infatti solo accennata con 3 slide, è la trasparenza e il raccontarcela della politica il quadro desolante.
Dove il raccontarcela del Comune, con l’assessora Zuffi, è lo sventolio di averla discussa, peraltro senza discuterla, ai suoi Tavoli della Sostenibilità, omettendo però che questi eran a inviti, a porte chiuse, senza mezza riga di resoconto e restituzione, senza nessuna trasparenza.
E proprio, guarda caso, su una vicenda che aveva visto un’ampia raccolta firme di contrarietà, diffusa sollecitazione civica, lavori e osservazioni con puntuali proposte, reiterate richieste d’incontri poco o nulla ascoltate. Dimostrazione esplicativa appunto della volontà di raccontarcela della politica
Dalla Commissione si è così potuto evincere tra rumori di pacche sulle spalle e risate che la Convenzione è pressoché fuffa per ragioni anche indipendenti dal Comune.
Ossia :
– La Cava non chiuderà nel 2032.
– Il Comune ha ricevuto una liberalità di 100.000 € dall’Impresa che manco era obbligata ma anche lei Ama la Montagna per una strada agrosilvopastorale e per controllare il torrente Tuff che nessuno dal 2015 pare controllasse perché non si sapeva a chi toccava farlo;
– I controlli in Convenzione devono si essere fatti ma è un auspicio perché in Comune non sono in grado numericamente con il personale di farli;
– La Convenzione non passa in Consiglio è tecnica e nemmeno così vincolante;
– Cè un rischio idrogeologico sempre più marcato anche post cavazione;
– Se non ripristinano la Cava ect al termine degli scavi, per lavori che potrebbero costare milioni hanno in mano una fidejussione di ben 250.000 €
– A maggio i cavatori parteciperanno alla Festa della sostenibilità.
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Paolo Trezzi
Lecco
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