OGGIONO PER NINO DI MATTEO: SINDACI INVITATI ALL’ASSEMBLEA

Finalmente ci siamo: giovedì 4 aprile alle 21 presso la Sala Consigliare di Oggiono si svolgerà la prevista Assemblea Pubblica che avrà per oggetto la proposta di concessione della Cittadinanza Onoraria al magistrato Nino di Matteo.

Una proposta risalente a più di un anno e mezzo fa che “dal basso” chiede a Sindaci e Consigli Comunali della nostra Provincia, ed in particolare a quello Oggionese e da un po’ anche a quello Dolzaghese, di conferire tale importante e assai significativo riconoscimento ad un magistrato-simbolo non solo della lotta alle mafie ma anche impegnato da molto tempo nel cercare di dissolvere le ombre che da anni si celano dietro le morti in particolare di Falcone e Borsellino, ma non solo.

Ombre e contraddizioni di un sistema sociale ed economico, che purtroppo secondo processi e condanne definitive, ma anche di indagini ancora in corso ( come quelle di Firenze), ha visto coperture, contiguità e indicibili collusioni con le mafie anche di importanti settori politici ed Istituzionali.

È anche su questo, coadiuvandoci di alcuni pertinenti e significativi filmati, che auspicabilmente ci si confronterà con Cittadini e Amministratori nel corso della serata che vedrà riproposto, perlomeno come gesto di coerenza oltre alle loro altre meritevoli iniziative già in corso, l’invito per la concessione della Cittadinanza Onoraria a Di Matteo.

La proposta è finalizzata in particolare a tutti i Comuni della Provincia che hanno sottoscritto l’adesione, a partire dall’Amministrazione Oggionese e Dolzaghese già da tempo interlocutori attivi seppur ancora un po’ “sospesi”, alla Associazione Nazionale “Avviso Pubblico” nata nel 1996 per riunire gli Amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica.

Concessione nel caso di Nino di Matteo anche paradigmatica e perciò stesso potenzialmente estensibile ad altri suoi colleghi similmente impegnati da tempo sugli stessi fronti. Soggetti non solo del mondo giudiziario ma anche del giornalismo e così pure della società Civile e delle Istituzioni locali che di fatto quotidianamente svolgono un ruolo di contrasto al malaffare ed alla corruzione. Persone che non poche volte, anche con striscianti azioni mediatiche nei confronti di coloro che sono più esposti, vengono sottoposti con un più o meno sottile meccanismo di “rovesciamento delle parti” al rischio di isolamento e delegittimazione.

Del resto dovrebbe risultare evidente a tutti che il modo migliore e più coerente per onorare le vittime delle Mafie è sostenere, PERO’ IN VITA!, coloro che con coraggio ed abnegazione, e spesso – come è successo a Falcone e Borsellino – a rischio, appunto, di isolamento, delegittimazione e delle stesse vite , si impegnano a rendere loro una doverosa giustizia. Una giustizia che contribuisca anche a rimuovere tutte le ombre che spesso si celano dietro queste morti.

In assenza di questo reale sostegno sarebbero ben vane e demagogiche ricorrenze e celebrazioni commemorative, pur importanti.

Come sarebbero su questi importanti temi per la Collettività ancor più incomprensibili divisioni di natura politica e partitica.
Quindi un rinnovato invito a tutti e specialmente ai giovani ad essere presenti.

Germano Bosisio
anche a nome di vari aderenti non solo oggionesi ma anche di vari altri Comuni territoriali quali Galbiate, Lecco, Annone Bza, Calolzio, Olginate, Colle Bza, Colico