LECCO – 2.639 interventi di soccorso per i pompieri del comando di Lecco nei primi 10 mesi del 2019, per un totale di 3.591 uscite, dato in crescita del 22,48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dovuto soprattutto agli eventi alluvionali e al vento forte che, soprattutto nei mesi estivi, ha fortemente interessato la nostra provincia.
“Lecco è un territorio complesso e fragile – spiega il comandante Angelo Ambrosio – la presenza del lago, di corsi d’acqua e delle montagne costituisce uno scenario di incomparabile bellezza ma anche una potenziale insidia per la possibilità di eventi come alluvioni, smottamenti, frane, ricerca di persone disperse in zone incontaminate e impervie. Il rischio idro-geologico ha prodotto quest’anno un notevole incremento delle tipologie di interventi tecnici urgenti a causa dei violenti nubifragi che hanno colpito e causato ingenti danni al territorio ed alla popolazione”.
La ricorrenza della festività di Santa Barbara, patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il 4 dicembre di ogni anno è occasione di riflessione e sui valori che da sempre ispirano il lavoro dei Vigili del Fuoco su quanto fatto concretamente nei mesi trascorsi. È stato dunque diffuso dal Comando un opuscolo per fornire un quadro informativo sintetico ma completo sull’attività svolta dai pompieri nella provincia indicando le azioni, le specializzazioni/abilitazioni, gli strumenti e gli interventi del Corpo. I dati, i numeri e le percentuali parlano da soli ed evidenziano l’intensità con cui anche quest’anno, uomini e donne di questo Comando, sono stati impegnati con coraggio e perseveranza ad assistere la popolazione locale.
Nel dettaglio, il 25,07% degli interventi la complessità dello scenario ha necessitato l’invio di più mezzi e squadre. Altro dato interessante è il 5,9% di interventi relativo all’ambiente lacuale e fluviale. Osservando le tipologie di intervento si evidenzia un sensibile incremento di frane e smottamenti (26%), incendi (17%) e soccorso persona (19%). Date le premesse e le peculiarità atmosferiche degli scorsi mesi non sorprende il +113% riferito alla voce “allagamenti”.
“Numerose e variegate le operazioni – commenta Ambrosio – che vanno dal recupero di persone disperse nelle montagne, al controllo di radiazioni nucleari, al salvataggio in corsi d’acqua, a fughe di gas, a incidenti stradali, a incendi boschivi e di abitazioni etc. Va inoltre ricordato che l’operatività del Comando è supportata dall’attività del personale amministrativo prezioso per la gestione e l’organizzazione generale della grande e complessa macchina del soccorso e prevenzione del rischio”.
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