LECCO – Con l’approvazione della Legge n. 106/2021, di conversione del DL “Sostegni-bis”, è stata introdotta, all’articolo 1-septies, la speciale disciplina sul “caro materiali” per i contratti pubblici, volta a fronteggiare i rincari eccezionali verificatisi nel primo semestre del 2021.
“Si tratta di un grande risultato, ottenuto grazie alla capacità di ascolto dimostrata da Governo e Parlamento nei confronti delle richieste avanzate da ANCE, oltre che alla determinazione con cui la nostra Associazione si è saputa muovere, evidenziando più volte, nel corso dei mesi scorsi, la grave situazione che si era venuta a creare in materia e, al tempo stesso, le possibili drammatiche ricadute della situazione sul settore”, afferma il presidente di ANCE Lecco Sondrio, Sergio Piazza.
La norma approvata appare migliorata rispetto alle prime bozze circolate. ANCE è infatti riuscita ad ottenere l’introduzione di uno specifico Fondo revisionale di 100 milioni, al quale le amministrazioni potranno ricorrere in caso di incapienza di risorse proprie, oltre all’eliminazione dell’obbligo di presentare una specifica fideiussione in caso di ritardi esecutivi sul cronoprogramma. Entrambe le previsioni, infatti, avrebbero compromesso significativamente l’efficacia della disposizione.
“Restano tuttavia – prosegue Piazza – alcune forti criticità. In particolare avevamo richiesto rilevazioni su base trimestrale e non semestrale per tutto il 2021, oltre a compensazioni già a partire dall’estate in corso e non da fine anno. Inoltre, non è passata la richiesta di estendere la disciplina anche ai contratti privati e a quelli per la ricostruzione post-sisma, parimenti interessati dai rincari eccezionali”.
Per questo, ANCE sta continuando la sua azione sul tema, che si affiancherà al monitoraggio dell’andamento dei prezzi: infatti, dove il trend si confermasse in aumento anche nel secondo semestre, occorrerà chiedere con forza un nuovo provvedimento, analogo a quello adottato, che ristori le imprese anche per tale periodo contabile.