RISSA IN CENTRO E SCOMPIGLIO SUL TRENO: 5 ANNI AL 25ENNE COL MACHETE

LECCO – Tre condanne per complessivi undici anni di reclusione e un rinvio a giudizio. È la sentenza del giudice delle udienze preliminari Paolo Salvatore sulla rissa con un ferito accaduta il 6 luglio di un anno fa in piazza Diaz a Lecco, poi proseguita sul treno tra Lecco e Milano.

I quattro finiti in carcere oggi davanti al giudice Paolo Salvatore sono originari di Togo, Burkina Faso e Costa d’Avorio, residenti nel Lecchese e hanno un’età tra i 20 e il 25 anni. Tutti dovevano rispondere di rapina, lesioni aggravateporto abusivo d’armi e interruzione di pubblico servizio.

L’allarme era scattato nella notte del 6 luglio scorso quando venne contattata la centrale operativa da un passeggero sul treno Lecco-Milano Porta Garibaldi per la presenza di un giovane con un machete che minacciava le persone a bordo, con alcuni fiancheggiatori. Il treno venne bloccato a Olgiate Molgora e due giovani, tra cui il capo della gang, vennero arrestati. Gli altri due vennero rintracciati, uno alla stazione di Milano Porta Garibaldi e l’altro sul lungomare di Riccione. Le indagini condotte dalla Polfer di Lecco avevano portato a ricostruire le accuse nei confronti dei quattro che avevano partecipato ad una rissa a Lecco, con accoltellamento di un giovane.

Oggi davanti al giudice ha patteggiato cinque anni M.K., 25 anni, presunto capo della banda, mentre O.R. e C.Q. hanno scelto il rito abbreviato e sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 2 mesi e 2 anni e 10 mesi. Il quarto giovane ha scelto di andare a dibattimento.

A.Pa.