RUBRICA LECCO IERI&OGGI:
CORSO EMANUELE FILIBERTO
E IL TRAM A MAGGIANICO

LECCO – In questa puntata della rubrica Lecco Ieri & Oggi torniamo in città e più precisamente nel rione di Maggianico, in un punto di cui abbiamo già parlato ma che in questo caso diventa punto di ripresa: parliamo di corso Emanuele Filiberto, visto questa volta dalla banca.

La nostra cartolina, non datata, ma risalente sicuramente alla prima metà del Novecento e ancora più in particolare al primo dopoguerra, mostra un panorama molto differente rispetto a quello attuale. Il corso nell’ultimo secolo è cambiato profondamente, non solo per il fatto che sia scomparso il tram che qui aveva il capolinea, ma anche per gli edifici che lo costeggiano.

La via che sale verso la chiesetta di san Rocco, sulla destra, delimita quello che è uno dei due vecchi nuclei del quartiere: quello di Barco. Particolarmente caro agli abitanti di Maggianico è sicuramente il primo edificio della strada, visibile sulla destra in fondo, che fino a qualche anno fa ospitava il negozio di alimentari di Maurilio Viganò, e che prima ancora era per tutti la “latteria”.

Spostando la nostra attenzione sulla parte sinistra, notiamo che i due edifici presenti nella cartolina, il bar-ristorante e la casa alla sua destra, sono scomparsi, e al loro posto è stato edificato l’alto palazzo che ospita la sede di una banca.

Seguendo la linea del filare di alberi, ci accorgiamo che dove prima vi erano gli orti, che si intravedono oltre il muro di cinta oggi sorge un altro grande complesso abitativo.

Venendo il centro delle due immagini, due cose balzano all’occhio: nella cartolina d’epoca è completamente assente la grande casa che fa da separazione tra il corso e la via per san Rocco, inoltre è ancora presente il traliccio dell’alta tensione che abbiamo visto guardando lo stabilimento dei bagni.

A.G.