RUBRICA MUSICA&DINTORNI.
IL RED: SPIRITO UNDERGROUND,
NON SOLO HIP HOP E TRAP

LECCO – Il Circolo Arci Red nasce da un sogno nel cassetto di alcuni ragazzi appassionati di musica. Il sogno è quello di avere nella propria città, nella nostra città, un luogo in cui incontrarsi e ascoltare musica di qualità. Così a Rancio nell’ottobre 2017 prende vita il Red, un progetto che organizza attività culturali rivolte ai soci Arci. Il Red è un’associazione di promozione sociale (APS) senza fini di lucro e rivolge la sua attenzione all’ambito musicale e culturale nella provincia di Lecco. La ricca programmazione offre eventi adatti a tutti i gusti dal mercoledì (con la palestra per Dj, che garantisce l’opportunità agli appassionati di suonare la propria musica evitando di infastidire il vicinato) alla domenica.

Perché nasce il Circolo Arci Red?
“Abbiamo voluto dare ai ragazzi di Lecco la possibilità di ritrovarsi in un luogo in cui la musica fosse al primo posto, un luogo vicino a casa, in cui scoprire e appassionarsi di generi musicali spesso poco conosciuti. Vogliamo offrire un ventaglio di scelta musicale il più ampio possibile e ci impegniamo a collaborare con le eccellenze del lecchese, con lo scopo di creare una coscienza e una cultura musicale di qualità nei giovani.
Siamo convinti che attraverso un locale di questo genere i ragazzi di Lecco possano trovare il modo di coltivare questa nobile passione, senza doversi spostare in altre città.
Noi crediamo in un progetto immerso nella realtà lecchese, e ci spingiamo oltre le barriere che le province italiane inevitabilmente impongono, sperando che il nostro obbiettivo, rivolto alla creazione di un punto di ritrovo dove la socialità e la cultura sono in primo piano, venga recepito”.

Clicca per la programmazione di marzo al Red

In base a che criteri scegliete la musica protagonista delle vostre serate?
“A noi piace tutta la musica, in tutte le sue straordinarie sfaccettature. La ricerca è sempre rivolta a noi stessi innanzitutto, successivamente i risultati di questo lavoro vengono proposti al pubblico. La speranza è quella di attirare il maggior numero di persone, di andare incontro ai gusti diversi di ognuno e di fornire inoltre un’occasione di conoscenza alla comunità. Il progetto è duplice, ma fortemente collegato: vogliamo costruire insieme una nuova cultura musicale in un ambiente in cui l’idea di comunità è fondamentale e favorisce lo scambio di opinioni e conoscenze”.

Quali sono i generi che attraggono di più il pubblico lecchese?
“Dipende molto dai gruppi che organizzano gli eventi. Alcune serate hanno già un seguito proprio, come quelle reggae, hip hop, drum & bass, e techno. Le dinamiche che esistono in una città come Lecco sono ovviamente calate in una dimensione di “provincia”, questo tuttavia ci permette di sperimentare esperienze nuove in una città quasi incontaminata in questo ambito.
La musica è in continua evoluzione, noi cerchiamo di stare al passo con i tempi. Abbiamo per esempio istituito una serata trap al giovedì sera, per andare incontro alle nuove tendenze di oggi. Le nostre serate cercano di toccare ogni genere musicale, dalle domeniche di musica dal vivo durante l’orario aperitivo, alle serate dub, uk bass music, house, fino all’hip hop e alle battaglie rap.”.

Il vostro locale ha un preciso stile, a cosa vi siete ispirati per creare questa identità?
“Lo stile del circolo in effetti ha una chiara influenza britannica. Lo scopo è dare vita ad un’atmosfera soffusa che conferisca all’ambiente un clima di intimità e convivialità. Il logo riprende l’entrata del Red: una scala che porta sottoterra. C’è un richiamo forte al concetto di underground, sia per la scelta musicale ricercata, che per la location vera e propria.”.

Come vivete il rapporto con la nostra città?
“Dopo un inizio che ha accolto tanta curiosità, sono arrivati anche i primi attriti, che siamo riusciti però a risolvere senza troppi inceppi. Ora siamo entrati nella nostra seconda stagione con molta carica e voglia di fare. Siamo profondamente legati al nostro territorio, ed è per questo che collaboriamo con numerose realtà locali. Cerchiamo di rispondere alle continue lamentele che negli anni abbiamo sentito e ripetuto – come: «a Lecco non c’è mai niente da fare!»- lottando per offrire qualcosa che abbia valore. Il Red è il luogo in cui facciamo ciò che amiamo: la musica”.

Alice Andrini