Con il 2 settembre 2018 sono cambiati leggermente gli orari della linea Como-Lecco: la partenza dei treni da Como e da Molteno è stata anticipata di 1 minuto:
– partenza da Como al minuto 39 anzichè 40;
– partenza da Molteno al minuto 35 anzichè al minuto 36.
Essendo rimasto invariato l’orario di arrivo, almeno per le corse cadenzate, significa aver allungato ancora una volta di 1min la percorrenza, dopo gli allungamenti ingiustificati avvenuti gli anni scorsi. Nonostante siano stati effettuati i lavori di ripristino all’armamento, togliendo le riduzioni di velocità, anzichè ridurre la percorrenza, la si è aumentata.
Inoltre, l’anticipo di un minuto alla partenza penalizza ancora di più la stabilità delle coincidenze in particolare a Molteno.
Come Comitato Pendolari più e più volte è stato chiesto a Trenord il comporto di 10′ (ossia l’attesa forzata fino a 10min oltre l’orario normale di partenza, al fine di attendere il treno in coincidenza qualora questo sia in ritardo) per interscambio a Molteno con i treni della linea S7 da Lecco, ma mai nessuno è intervenuto e Trenord in fase operativa tende a non rispettare mai la coincidenza salvo casi rari e aleatori.
Ora la situazione è peggiorata ulteriormente; parecchi pendolari, sono stati di fatto costretti da questa gestione senza senso di Trenord ad abbandonare l’uso del treno: perdere la coincidenza di pochissimi minuti e dover attendere un’ora per percorrere una distanza di pochi km è sicuramente il maggior deterrente che si può dare ai viaggiatori.
Il treno più critico è il 5218, dato che l’S7 in coincidenza (treno 5158, con partenza da Lecco alle 18.07) viaggia praticamente sempre in ritardo a causa dell’attesa nella stazione di Valmadrera per incrociare il treno S7 proveniente da Milano (perennemente in ritardo). I pochi viaggiatori rimasti ad utilizzare questa connessione, sono costretti ogni giorno ad “elemosinare” al personale viaggiante dell’S7 di mantenere la coincidenza che qualche volta per grazia divina aspetta, mentre le restanti volte viene fatta perdere di proposito su decisione della sala operativa di Trenord anche di pochissimi minuti.
Andare avanti in questo modo non è più possibile. Trenord non solo sopprime treni ma gestisce deliberatamente i treni che circolano a svantaggio dei viaggiatori. Ci viene il dubbio che tutto ciò sia fatto esattamente come fu fatto da Trenitalia in regione Piemonte: cercare di svuotare i treni per poi dimostrare che sono vuoti e chiudere poco dopo la linea a causa di “scarsa redditività”.
Ma noi non ci stiamo. Il territorio si è impegnato moltissimo per il rilancio della linea ma ancora una volta Trenord è fuori controllo e si permette di fare ciò che vuole, anche contro i cittadini.
Chiediamo che Regione Lombardia la smetta di stare a guardare ma intervenga con forza per impedire il menefreghismo o peggio la malafede di Trenord, ripristinando un servizio degno della regione e del territorio nel quale abitiamo e paghiamo le tasse.
Comitato Pendolari Como-Lecco