LECCO – Prosegue l’iter di Regione Lombardia per la ‘Bonifica dei siti orfani‘, le aree inquinate in cui non è individuabile un responsabile della contaminazione o dove lo stesso non può o non vuole sostenere i costi di recupero dei terreni. Rientrano in questa definizione i percorsi di bonifica avviati ma mai conclusi, anche eventualmente da soggetti incolpevoli (ad esempio il proprietario).
La misura prevede un investimento complessivo di 65 milioni di euro, di cui 13,5 milioni da fondi regionali e 51,5 milioni finanziati dal PNRR, risorse che saranno utilizzate per la bonifica di 16 siti ‘orfani’, distribuiti in diverse province lombarde, e interesseranno un’area complessiva di 489.240 metri quadrati.
L’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione ha annunciato l’aggiudicazione dei lavori per siti orfani di Vercurago, Monza, Malnate (VA) e Vimodrone (MI). Regione Lombardia, in qualità di soggetto attuatore, sta operando direttamente, attraverso ARIA s.p.a., in 14 siti e, con la collaborazione dei Comuni di Milano e Cesano Maderno, in altri 2 siti oggetto di finanziamento.
La fase di progettazione esecutiva è stata completata per tutti i 16 siti e sono stati aggiudicati i lavori dei quattro lotti della prima gara, per i quali è previsto l’avvio anticipato:
Safilo a Vercurago (LC);
F.lli Re di Schiantarelli Giovanni & C. S.A.S. a Monza (MB);
Ex Siome – Folla di Malnate a Malnate (VA);
Area Nova – Elfe – ex Discarica E.C.A. a Vimodrone (MI).
I fondi destinati alla provincia di Lecco ammontano a 8.077.698 euro.
“Un risultato importante per il nostro territorio – ha sottolineato Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia – in autunno prenderanno il via i lavori in tutti i siti finanziati dalla misura e questo è motivo di grande soddisfazione. Stiamo sbloccando interventi attesi da anni con un maxi piano di risanamento ambientale, utilizzando al meglio le risorse del PNRR e i fondi regionali. Questi risultati sono frutto dell’efficacia del nostro modello di gestione, che punta alla rigenerazione urbana e a un’azione regionale coordinata con tutti i soggetti coinvolti per il recupero dei siti orfani”.