CALCIO LECCO, DI NUNNO
TROVA UN SOCIO AMERICANO.
GATTINONI CON LA GIUNTA
NEL RITIRO IN VAL D’AOSTA

LECCO – La notizia dal ritiro estivo della Calcio Lecco in Valle d’Aosta è che il patron Di Nunno sarebbe vicino a condividere la proprietà con un socio americano. L’occasione per parlarne è la gita della giunta comunale del sindaco Gattinoni a Saint-Vincent per mostrare vicinanza alla squadra.

“Ho trovato un socio, forse. È americano, perché i lecchesi i soldi non li mettono. Ma per trattare – rivela Paolo Di Nunno di fronte ai giornalisti – aspetto la conferma della Serie B perché sono una persona seria, e di pagliacci nel calcio ce ne sono già troppi. Li avete conosciuti i pagliacci a Lecco, ogni due anni fallivano ed eravate nelle categorie minori. La famiglia Di Nunno è seria, un anno in serie B lo vogliamo fare e poi vedremo”.

Si parla dunque della posizione del Coni che ha ammesso in B il Perugia a scapito dei blucelesti: “Il Tar dovrà darci ragione – sostiene Di Nunno -, il Perugia sta dicendo bugie. Io ho finito di giocare all’una di notte del 19 giugno, ho ricevuto il controllo infrastrutture il 20 e abbiamo consegnato subito tutto. Il 21 son stati spediti i documenti di Prefettura e Questura di Padova ma quelli non fanno testo perché trattandosi di ordine pubblico gli enti possono prendersi anche sei mesi di tempo. Siamo convintissimi di vincere lo scontro al Tar col Perugia e faccio appello a tutti gli sportivi di Italia: una cosa vinta sul campo non ce la possono togliere perché il Perugia deve vendere la squadra in Serie B”.

Dall’albergo parla anche il sindaco Mauro Gattinoni: “Quella per la serie B è una battaglia di principio. Siamo determinati nel difendere il risultato sportivo e lo faremo a tutti i livelli in cui ci sarà concesso, anche creando alleanze importanti. Non esiste l’ipotesi che il Lecco non sia in B e il primo ente a dover difendere il merito sportivo è proprio il Coni, mi auguro quindi che facciano la loro parte. Ho avuto inoltre un colloquio schietto con il ministro dello Sport Andrea Abodi col quale abbiamo condiviso una analisi di significato profondo. Al di là dei tribunali, ci sono principi e regole a cui non si può venire meno perché verrebbe meno la credibilità dello sport”.

Le parole più apprezzate sono però quelle del mister, Luciano Foschi: “I ragazzi sono concentrati e si stanno preparando al meglio, la location infatti ci permette di stare lontano dalle vicende che possono condizionare. Al di là di come finirà questa vicenda – ribadisce il tecnico della promozione – abbiamo dimostrato all’Italia intera che si può vincere senza nomi, si può vincere spendendo poco e si può vincere creando un gruppo e credendo nei valori dello sport. È per questo che l’Italia ci vuole bene: a molti non fregherebbe niente del Lecco ma abbiamo dimostrato che ci sono valori vincenti al di là del denaro. Per questo sarebbe ingiusto togliere a questi ragazzi quello che si sono meritati”.