CALOLZIO: D.U.P. (E POLEMICHE) DURANTE L’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE

CALOLZIOCORTE – Il consiglio comunale per l’approvazione del DUP si è svolto tra le polemiche di una minoranza che non si è sentita interpellata.

Il consiglio comunale di giovedì 15, incentrato sul Documento unico di programmazione, si è aperto con una serie di comunicazioni: il consigliere Cesare Valsecchi ha innanzitutto chiesto la fattibilità di un consiglio straordinario per una discussione sul progetto della variante 639 di Vercurago, il sindaco Marco Ghezzi lo ha confermato per il 5 marzo alle 20:30 e ha annunciato un prossimo consiglio per il bilancio preventivo.

La consigliera Anna Bruna Frigerio ha poi chiesto, riguardo l’ambito della scuola, se il comune avesse aderito al progetto provinciale “Io tifo positivo” e il termine indicativo dei lavori nella scuola primaria di Sala e la destinazione d’uso dei nuovi locali. Il vicesindaco Aldo Valsecchi ha confermato che il progetto “Io tifo positivo” è stato approvato e saranno avviati i contatti con l’assessore lecchese Emanuele Torri; riguardo la nuova struttura per la scuola di Sala, il comune è in attesa degli ultimi lavori nello stabile e l’assessore Dario Gandolfi ha indicato che la struttura sarà una sala polifunzionale.

L’assessore Tina Balossi ha poi ricordato l’apertura delle candidature per il Premio Giovani Talenti Calolziesi. La capogruppo di minoranza Sonia Mazzoleni ha infine segnalato la presenza di rampicanti infestanti sul verde pubblico e ha sottolineato la mancanza di adeguata sicurezza e segnaletica per i lavori sul nuovo parcheggio di Foppenico.

Il sindaco Ghezzi è quindi passato al secondo punto del consiglio, l’approvazione del Dup, Documento unico di programmazione. Il documento ha al suo interno una serie di dati e statistiche sul territorio e una valutazione generale della programmazione, seguita da un’analisi delle risorse fatte dal servizio finanziario del municipio. Ai Comuni è stato chiesto di corrispondere a un contributo allo stato centrale per abbattere il debito pubblico, per un totale di 200 milioni di euro all’anno, che per Calolziocorte ammonta a 26mila euro.

A seguire sono presenti le entrate tributarie, con l’Imu sostanzialmente invariata, in entrata di 2 milioni 656 mila euro, l’addizionale Irpef già modificata in una sola aliquota, le tariffe della Tari che saranno applicate ad aprile e il 5×1000 con un introito annuale intorno ai 5mila euro. Sono inclusi anche l’elenco degli immobili che il comune intende alienare e la situazione al 2023 dei dipendenti comunali, 60 unità per un costo annuo di 1 milione e 900 mila euro.

Riguardo alle scelte strategiche dell’amministrazione sulla distribuzione di gas e acqua, rimane al comune il 100% di Ausm, che ha nel patrimonio solamente una parte delle reti del gas di Erve e Carenno, gestite da Le Reti e che il comune intende alienare, e una parte di quelle di Calolziocorte, in concessione con Reti Metano, il cui contratto scadrà a fine anno. Per quanto riguarda i lavori pubblici, il comune ha una serie di cantieri aperti che vuole prima completare, viste le difficoltà di un ufficio tecnico in carenza di personale e le conseguenze dell’hackeraggio della società Urbi.

Ghezzi ha poi confermato che nei prossimi 10 giorni sono in programma i lavori di allargamento del marciapiede all’incrocio tra via Vitalba e corso Dante e che sono in programma i monitoraggi delle frane in collina e i lavori sulla condotta dell’acqua meteorica di Sopracornola, con il terzo lotto in realizzazione per 400mila euro, in aggiunta ai 750mila circa dei primi due.

Il consigliere Cesare Valsecchi è intervenuto per chiedere i motivi della mancata convocazione della commissione bilancio per il Dup e il bilancio preventivo e ha consigliato, riguardo le aste comunali, di fare annunci online visibili dalla popolazione; ha poi chiesto un approfondimento su Ausm, riguardo i contatti per l’alienazione di Le Reti e della rete calolziese. Ghezzi ha confermato la presenza di una proposta per Le Reti, significativamente più bassa del valore e in corso di valutazione; per la rete di Calolzio non è possibile vendere a un valore più basso, quindi il comune attende Reti Metano, che, in difficoltà economiche, si era detta interessata ad acquisire ma aveva chiesto tempo per risolvere i propri problemi.

La consigliera Wilna De Flumeri ha voluto poi evidenziare i limitati investimenti per i giovani, che, con la chiusura del C.A.G., non hanno luoghi di socializzazione. Il sindaco Ghezzi ha replicato che il C.A.G. è stato chiuso perché, nell’ultimo anno di attività, 11 ragazzi usufruivano di una struttura di 1000 metri quadrati con costi di mantenimento improponibili e la presenza di radon nel terreno sottostante, pericolosa per gli utenti; ora nella struttura è in costruzione l’Archivio storico Marenzi, per cui prossimamente, in presenza di fondi, sarà organizzato un progetto.

L’assessore Tina Balossi ha aggiunto che il C.A.G. non è più una struttura adeguata alle nuove generazioni e ha aggiunto che “è un peccato che la minoranza non veda le tante iniziative, anche piccole, che come assessorato ai giovani stiamo organizzando”.

La consigliera De Flumeri ha poi aperto il capitolo sul centro ricreativo estivo del comune, limitato fino ai bambini di 7 anni, chiedendo l’inclusione dei bambini fino alla quinta elementare, “per aiutare i genitori e favorire l’inclusione anche per i bambini di religioni diverse dal cristianesimo, a differenza degli oratori, poiché l’iniziativa del comune dura tutta la giornata e non solo il mattino”, indicando come il comune fornisca “educatori professionisti rispetto ai volontari degli oratori”. L’assessore Balossi ha commentato che, per gli oratori, la riduzione d’orario è stata solo recente e, per il CRE comunale, in caso di posti liberi è possibile accogliere anche bambini di età superiore. Il dottor Riva ha aggiunto che, per poter organizzare un CRE con tutte le classi delle scuole elementari, bisogna valutare anche degli spazi più grandi di quelli attuali insieme ad Ats.

La capogruppo Mazzoleni ha infine chiesto chiarimenti sulle opere pubbliche, in particolare sul parcheggio del Monastero del Lavello: “Le minoranze non vedono questo tipo di progetti fino al progetto esecutivo, inoltre il progetto definitivo prevede un’organizzazione di ingresso, uscita e disposizione dei posti non prevista da quello iniziale”. L’assessore Dario Gandolfi ha chiarito che l’ingresso e l’uscita saranno separati e le auto saranno disposte a spiga per evitare incroci e favorire il direzionamento verso l’uscita, con appositi posteggi per diversamente abili e auto elettriche. Mazzoleni si è interrogata anche sul destino dell’area per cani, attesa da molti, per cui il comune è ancora in fase di trattativa, e ha voluto mettere il punto sulla gestione dell’immigrazione, richiamando l’attenzione sui molti extracomunitari allo sbando spesso presenti nella zona del Lavello e sull’azione del comune in merito.

Il dibattito con la minoranza è proseguito con accese polemiche sul contributo di essa nei progetti e nelle commissioni, con il dissenso di Mazzoleni sulla mancata convocazione di una commissione bilancio riguardo i dettagli del Dup e, in generale, di quello che lei ha definito “una mancanza di rispetto da parte della maggioranza verso la minoranza, che non viene consultata e a cui non vengono dati gli stessi diritti della maggioranza”.

Michele Carenini