CELLULARI E MACCHINA PER TATUAGGI RINVENUTI AL CARCERE DI PESCARENICO

LECCO – Nella mattinata di oggi, personale di Polizia Penitenziaria dell’istituto carcerario di Pescarenico, impiegato in “attività prevista dall’Ordinamento Penitenziario volta al contrasto all’introduzione di oggetti non consentiti all’interno del Plesso Penitenziario”, ha rinvenuto due telefoni cellulari e una macchinetta rudimentale utilizzata per i
tatuaggi.

Le operazioni, coordinate dal neo Direttore dell’Istituto Luisa Mattina e dal Comandante del Reparto 1° Dirigente Giovanna Propato, sono partite dalla segnalazione di un agente penitenziario impiegato in compiti istituzionali all’interno del reparto detentivo che, “nell’espletamento del servizio ha ravvisato comportamenti da parte dell’utenza che facevano dedurre la presenza di oggetti non consentiti”.

Le sigle sindacali SAPPe – SINaPPe – OSAPP – UIL P.P. – USPP – FNS CISL e FP CGIL, “plaudono alla
professionalità degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria della C.C. Lecco che ha permesso il
rinvenimento degli oggetti e auspicano che all’unità che ha dato inizio alle operazioni possa essere riconosciuta
una ricompensa prevista dal Titolo V del Regolamento di Servizio del Corpo”. Tuttavia le stesse organizzazioni  sindacali – che precisano di essere in stato di agitazione da mesi per la carenza di personale che affligge l’Istituto specie nel ruolo Agenti/Assistenti del Corpo – specificano come ”seppur con molte difficoltà dovute alle esigue risorse umane e materiali il Reparto di Polizia Penitenziaria della C.C. Lecco riesce comunque ad espletare il proprio mandato istituzionale in maniera esemplare e oseremo dire eroica. Per tali motivi continuiamo lo stato di agitazione poiché riteniamo che per assicurare in maniera maggiormente funzionale i compiti istituzionali abbiamo bisogno di risorse umane che oggi non ci sono. I Poliziotti Penitenziari di Lecco quotidianamente fanno il loro compito ora l’Amministrazione faccia il suo colmando le carenze di organico. A neo Direttore che auspichiamo di incontrare presto le OO.SS., chiedono di avviare l’iter per il riconoscimento delle ricompense di cui al DPR 82/99 nei confronti del personale che si è particolarmente distinto nelle operazioni che hanno portato al rinvenimento degli oggetti non consentiti”.