CHIAZZA DI SCHIUMA NEL LAGO
“NON SI PUÒ INTERVENIRE
SULL’INQUINAMENTO?”

macchia lago garlateGARLATE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore che, preoccupato dell’inquinamento ambientale che rovina le acque dei nostri laghi e minaccia la flora e la fauna che li vivono, si chiede se sia davvero impossibile debellarlo definitivamente.

Egregio Direttore,

dopo una mesata abbondante di piogge e temporali anche violenti è scoppiata l’estate e non c’è nulla di meglio che starsene all’aria aperta a godersi sole e paesaggio che qui da noi non ha nulla da invidiare ai lidi marini o alle montagne di più alta quota e dimensione. E allora perché non avventurarsi ancora una volta sulle sponde più vicine a casa?

Oggi, di primo mattino faceva già abbastanza caldo ma sulle frequentate ciclopedonali che costeggiano il lago di Garlate non si è mai soli e lo spettacolo è sempre garantito: ad un certo punto però una lunga chiazza di schiuma giallastra si è infiltrata nel riflesso del sole che giocava con le acque e ha rovinato l’incanto. “È il solito inquinamento!” ha detto sconsolata una signora lì residente e che la sa lunga in argomento.

Mamma cignoSpiace essere ripetivi ma effettivamente l‘inquinamento ambientale e di varia natura, che qui si nota da decenni, sembra proprio che non si possa definitavamente debellare. Non si comprende se sono gli amministratori dei comuni rivieraschi che non si impegnano fino in fondo per risolvere il problema una volta per tutte o se sono i “controllori” istituzionali che latitano o dormono alla grande. Qualche scarico, infatti, è entrato “in funzione” anche oggi, nottetempo o di primo mattino.

Una cosa è certa quella chiazza schiumosa e maleodorante ha urtato la sensibilità ambientale dei cittadini presenti sul posto ma certamente ha recato danno anche alla fauna locale, in particolare a mamma cigno che deve per forza starsene lì a covare le sue uova in mezzo all’acqua sporca e a tutti i rifiuti, non solo di plastica, che qualcuno getta nel bacino lacustre ed è ben visibile tutt’ attorno al suo nido, in attesa dei nuovi nati che anche quest’anno dovranno da subito fare i conti con la desolante situazione descritta.

 

Lettera firmata