OLGINATE – Chiusa la diga di Olginate e ridotta la portata dell’acqua erogata da 145 a 120 metri cubi al secondo. Così si interviene dopo che il livello del Lago di Como si è abbassato destando non poche preoccupazioni e polemiche. In questo modo le acque del Lario dovrebbero crescere di un paio di centimetri al giorno, ma si confida sulla pioggia per contribuire alla “risalita”.
La decisione di chiudere i rubinetti è arrivata dall’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori, raccolte le rimostranze di amministratori e ambientalisti i quali hanno evidenziato livelli incredibilmente bassi delle acque nonostante non si siano vissuti un inverno ed una estate di siccità. Il Consorzio dell’Adda, gestore della diga e portavoce degli interessi dei produttori di energia elettrica e degli agricoltori a valle, ha dovuto quindi adeguarsi pur se scontentando i propri “azionisti”.
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