EDILIZIA E AMBIENTE: PROGETTO EUROPEO “DIGITMAN” AL POLITECNICO DI LECCO

LECCO – Il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano conferma la sua reputazione nel settore della ricerca e dell’innovazione anche grazie al progetto ‘DigitMan – Occupant-based DIGITal predictive MANagement to improve the built environment’, finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) attraverso il bando PRIN 2022.

Oltre al Politecnico di Milano, l’iniziativa coinvolge l’Università Politecnica delle Marche (coordinatore nazionale del progetto) e l’Università di Bologna. Il team di ricerca, che include Graziano Salvalai come docente coordinatore, Manuela Grecchi e Roberto Villa, si pone come obiettivo quello di sviluppare modelli e strumenti innovativi per una gestione efficiente e sostenibile degli edifici, nell’ottica di una migliore fruibilità degli spazi e di un contenimento dei costi.

Il progetto DigitMan si propone infatti di migliorare il comfort ambientale negli edifici intervenendo su tre macroaree: manutenzione, sicurezza e gestione delle energie. Si prevede lo sviluppo di metodologie innovative per la manutenzione predittiva e preventiva degli impianti e degli edifici, garantendone la funzionalità, la durata nel tempo e ottimizzando i costi di gestione. Il progetto implementa sistemi di verifica della sicurezza avanzati per la protezione degli edifici e degli occupanti, gestendo in modo efficiente scenari di emergenza e garantendo un ambiente sicuro e protetto. Vengono inoltre sviluppate soluzioni per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli edifici, utilizzando sensori IoT per monitorare e regolare i sistemi di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione.

Il Campus lecchese del Politecnico di Milano è stato selezionato come caso studio con la sensorizzazione di due aule campione, con lo scopo di eseguire test e sviluppare metodologie e processi che siano applicabili e scalabili al parco edilizio universitario italiano. I sensori installati, impiegati nel monitoraggio della qualità ambientale, forniscono infatti dati accurati su diversi parametri che definiscono i requisiti di comfort termico, illuminotecnico e di qualità dell’aria. L’installazione dei sensori non si limita a fornire un monitoraggio accurato delle condizioni ambientali, ma assume un ruolo determinante nel verificare l’impatto di specifiche azioni di manutenzione o prevedere malfunzionamenti in corso. Si crea così un processo virtuoso di miglioramento continuo, in cui la manutenzione si avvale del supporto del monitoraggio per identificare con precisione le aree di intervento e valutare l’efficacia degli interventi stessi.

“Il progetto si concentra sulla gestione e manutenzione efficiente degli edifici, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, il comfort ambientale e la sicurezza degli utenti – commenta il responsabile scientifico del progetto Graziano Salvalai, titolare degli insegnamenti Energy efficient buildings e Tecnologia di componenti e sistemi edilizi e impiantistici presso il Politecnico di Milano – Attraverso pratiche predittive il nostro obiettivo consiste nel migliorare la gestione prevedendo una corretta allocazione nel tempo delle risorse tecniche ed economiche a beneficio di un miglioramento collettivo della vivibilità degli spazi universitari”.