FALSI CARABINIERI ALLA PORTA,
UNA TRUFFA CHE CONTINUA

falsi addetti enel truffaFINO MORNASCO – Ancora una truffa a danni di anziani, ormai un classico per i malviventi tentati da bottini facili. Solo qualche giorno fa era stato condannato il “falso carabiniere”, un esperto del settore soprattutto a Lecco e provincia. Giusto ieri mattina si è verificato un tentativo di furto, questa volta nel comasco: due individui, qualificatisi come tecnici dell’acquedotto, si sono introdotti nell’abitazione di una pensionata classe 1945 di Fino Mornasco.

Con il pretesto di una possibile contaminazione dell’acqua potabile, hanno chiesto di riporre all’interno del frigorifero tutti gli oggetti in oro che la donna aveva in casa per evitare una contaminazione da mercurio.

La potenziale vittima, insospettita e intuendo che qualcosa non andasse, ha immediatamente chiamato la nuora,chiedendo agli uomini di lasciare l’abitazione. La donna, giunta sul posto, ha incrociato all’esterno dell’abitazione una terza persone a fare da “palo”, che si è spacciato da carabiniere, mostrando anche un distintivo metallico. La nuora ispospettita ha prontamente contattato il numero di emergenza 112 richiedendo l’intervento dei militari dell’Arma. A quel punto, senza asportare nulla, i truffatori si sono dati alla fuga a bordo di un’autovettura.

“Impeccabile, in sostanza, il comportamento avuto dalla vittima e dalla propria nuora” sottolineano i Carabinieri di Fino Mornasco -, “le quali si sono perfettamente attenute a quei consigli pratici che, nel corso degli ultimi anni, l’Arma dei Carabinieri sta diffondendo attraverso incontri pubblici e conferenze. La fastidiosa piaga denominata ‘truffa in danno di anziani’, infatti, è stata ed è tuttora oggetto di frequenti conferenze (aperte a tutta la cittadinanza) nella quale rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri suggeriscono consigli pratici su come comportarsi in questi casi.

Tra tutti, quello di diffidare al presentarsi di situazioni come quella sopra-descritta: in caso di dubbi sulla qualifica o sull’atteggiamento di persone che suonano al campanello o bussano alla porta in maniera pretestuosa, avvertire subito il 112. Una strategia che è risultata vincente”.