“I SERVIZI IDRICI A UN’AZIENDA SPECIALE”. LO RIBADISCE
IL COMITATO ACQUA PUBBLICA

COMITATO ACQUA PUBBLICALECCO – Il referendum del 2011 aveva decretato che l’acqua doveva rimanere pubblica. A oggi però i servizi idrici sono in mano a società private. Per questo il Comitato lecchese per l’acqua pubblica continua a battagliare. “La maggioranza assoluta degli italiani ha votato in una direzione due anni fa – dichiara Germano Bosisio, membro del comitato –, ma finora la volontà dei cittadini non è stata tenuta in considerazione”. Martedì prossimo è prevista la conferenza dei Comuni dell’Ato-Ambito territoriale ottimale e nel corso dell’incontro si dovranno assumere decisioni rilevanti sull’affidamento del servizio idrico integrato nella provincia di Lecco. “La nostra proposta è quella di affidare la gestione dell’acqua a un’azienda speciale di diritto pubblico, che possa essere controllata dai Comuni – spiega Tiziana Rinaldi, referente del Comitato –.

I sindaci del Casatese e del Meratese hanno proposto di costituire una newco partecipata direttamente dalle Amministrazione. Pur apprezzando la proposta ci sono diverse criticità: per arrivare a un servizio come questo bisogna passare per diverse operazioni societarie onerose e la proprietà delle reti dovrebbe essere data all’Ato. Però la legge vieta che l’organo provinciale sia proprietario. Visto che le reti sono demaniali devono essere di proprietà di un ente di diritto pubblico”. Un’altra proposta è quella favorevole a un affidamento a Idroservice, società controllata da Lario Reti Holding.

“Però va contro il referendum – continua Rinaldi –: una soluzione così è inaccettabile e sicuramente peggiorativa della proposta della newco. Se affidassimo il servizio a Idroservice i privati potrebbero entrare e non ci sarebbe un controllo analogo dei comuni. In pratica così la gestione dell’acqua sarebbe affidata a Lario Reti Holding che già gestisce luce e gas”. Il referendum aveva espresso chiaramente come l’acqua deve essere sottratta dalle logiche di mercato. “Il quesito referendario ha detto inequivocabilmente che deve essere tolta la remunerazione del 7% – afferma il vicesindaco di Cernusco Lombardone Salvatore Krassowski –. Chiediamo quindi che le Amministrazioni comunali si adeguino”. Dal comitato ricordano anche la posizione del Comune di Lecco. “Il Consiglio comunale, il 28 gennaio, ha deliberato di affidare il servizio idrico integrato a una società direttamente controllata dai Comuni, quindi non certamente a Idroservice – racconta Antonio Rizzi, membro del collettivo –. Ci piacerebbe capire qual è la posizione ufficiale del sindaco Virginio Brivio, se a favore o contro la sua maggioranza”.

Martedì a partire dalle 17.30 , in sala Ticozzi in via Ongania a Lecco, si decideranno le sorti dell’acqua nel Lecchese. Mezzora prima i membri del comitato saranno in presidio fuori dalla sala per proporre la loro idea.

Fabio Landrini