IL NUOVO DIRETTIVO DELL’ASST DI LECCO “INQUADRA” LA SANITÀ LECCHESE

LECCO – Il nuovo direttivo della ASST di Lecco ha incontrato i media locali, confermando le proprie intenzioni e dando uno sguardo alla situazione della sanità in provincia.

Nel pomeriggio di martedì 16, il direttore generale della ASST di Lecco Marco Trivelli e la sua direzione strategica, composta dal direttore amministrativo Alberto Boffi, dal direttore sociosanitario Gianluca Peschi e dalla direttrice sanitaria Alessandra Grappiolo, hanno incontrato i giornali locali.

In questo ritrovo informale, il direttivo ha fortemente voluto dialogare con gli organi d’informazione, sottolineando la volontà di comunicare al meglio con gli utenti dell’ospedale e rimarcando la consapevolezza della storia del polo e del sentimento di attaccamento dei cittadini e dei suoi dipendenti verso di esso.

Trivelli ha evidenziato l’intenzione di capire al meglio le peculiarità della struttura sanitaria, caratterizzata anche dalla complessità del polo di Merate, un bacino relativamente ridotto di utenti con una grande competenza specifica in ambiti come la neurologia, e di comprendere e intercettare i comportamenti dei cittadini nella scelta degli ospedali.

Un altro tema trattato è stato quello del calo demografico nazionale e regionale, tra le principali cause della flessione cronica delle assunzioni di personale: Trivelli ha ripreso dati regionali che indicano che nei prossimi 15 anni, in Lombardia, solo le province di Monza-Brianza e Milano cresceranno democraticamente, tutte le altre province diminuiranno, e Lecco è la penultima a livello d’incremento, superata solo da Sondrio. Ha inoltre citato che in Italia, con il pensionamento dei nati nel 1964, in totale circa due milioni di persone, si sono innestati nel sistema lavoro i nati nel 2002, circa 500mila, rendendo così praticamente impossibile il ricambio generazionale totale.

A riguardo, Peschi ha aggiunto che, facendo una proiezione demografica, di qui al 2050, il nostro Paese passerà dal 24 per cento degli over 65 al 35 per cento, aumentando considerevolmente la probabilità di pazienti cronici in ospedali e pronto soccorso, già in percentuale statisticamente più alta.

Nonostante le premesse, il direttivo ha voluto specificare che l’ambiente fortemente favorevole, unito e motivante darà loro la possibilità di svolgere al meglio il lavoro, con i tre direttori che hanno voluto ringraziare il direttore generale Trivelli per la nomina e la fiducia e si sono detti pronti al nuovo incarico.

Michele Carenini