INNOVAZIONE DIDATTICA AL “POLI”: PRESENTATI DUE PROGETTI
DI CORSI DI LAUREA TRIENNALE

LECCO – Per l’anno accademico 2018/2019 prenderanno il via due progetti di innovazione della didattica relative ai corsi di laurea triennale di Ingegneria della Produzione industriale e Ingegneria Civile e Ambientale.

Innovazione didattica PolitecnicoL’attuale corso di Ingegneria Civile e Ambientale grazie a un potenziamento nella struttura del corso verrà sostituito dal corso di Laurea triennale di Ingegneria Civile per la Mitigazione dei Rischi. “La proposta nasce dall’esigenza di monitoraggio dell’ambiente e del territorio”, chiarisce Monica Papini, Coordinatore del Corso di Studi di Ingegneria Civile e Ambientale, “la conformazione del nostro territorio e del nostro Paese li rende altamente esposti a rischi naturali”. Il corso mira quindi a formare figure professionali qualificate, in grado di gestire concretamente le situazioni di rischio idrogeologico e relative alla sicurezza di strutture e infrastrutture in un territorio fragile, per garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente.

forestali frana BindoIl corso fornirà una preparazione di base con un taglio specifico sulla gestione dl rischio e al secondo anno lo studente potrà scegliere tra due orientamenti, quello del dissesto idrogeologico – da non dimenticare che il territorio lecchese è soggetto a questa tipologia di rischio, come testimonia il San Martino, la Valtellina, Cortenova – e quello delle infrastrutture.

Gli studenti con indirizzo dissesto idrogeologico si occuperanno di difesa del territorio e protezione civile e apprenderanno lavorando sul campo nel territorio lecchese e in Valtellina. L’orientamento infrastrutturale darà competenze relative alla gestione dei cantieri alle tecniche di monitoraggio rinforzo e consolidamento delle infrastrutture, finalizzate alla riduzione del rischio.

Il corso presta particolare attenzione al lavoro pratico, che non sarà attività a latere, ma pensato in maniera strutturata all’interno degli insegnamenti: il territorio lecchese si presta ad attività sul campo, dove gli studenti potranno affrontare direttamente i problemi in uscite tecniche della durata di uno fino a cinque giorni. Questa attività sarà integrata con lezioni presso i laboratori di ricerca nel campus. Gli studenti lavoreranno in team multidisciplinari per risolvere casi di studio, frequenteranno corsi in modalità problem solving e in cotutela con gli enti territoriali, gli studi professionali e le aziende di settore, per esplorare il mondo del lavoro.

Al termine del percorso triennale il corso creerà figure professionali già connotate e pronte all’ingresso nel mondo del lavoro, oppure gli studenti potranno proseguire con i corsi di laurea magistrale in Civil Engeneering for Risk Mitigation presso il Polo territoriale di Lecco o Ingegneria Civile presso Milano Leonardo.

Il corso di Ingegneria della produzione industriale, una realtà di alto livello grazie ai contatti con il tessuto imprenditoriale meccanico e manifatturiero, rivolge un’attenzione specifica e di potenziamento delle attività riferite al mondo delle imprese. “Vogliamo arricchire l’esperienza e offrire maggiori opportunità per i giovani”, spiega Giancarlo Giudici, Coordinatore del corso di studi di Ingegneria della Produzione Industriale, “Vogliamo essere radicati nel territorio, ma non provinciali: il nostro target saranno imprese del lecchese, ma anche extraterritoriali”. L’attività didattica non sarà passiva, ma gli studenti saranno direttamente coinvolti nelle attività delle imprese tramite visite interattive in azienda con laboratori e attività in loco, study tour in azienda di una o due giornate. Verrà introdotta la teaching factory, un progetto di didattica congiunta con le imprese, dove gli studenti si metteranno alla prova con un project work e svolgeranno gli esami proprio in azienda. Ci sarà poi l’attività di shadowing, dove gli studenti potranno affiancare per un periodo di 7-10 giorni i direttori di produzione di imprese italiane o estere. Verrà potenziata anche l’opportunità di tirocinio presso realtà aziendali locali o estere in paesi eccellenti nel settore manifatturiero. Gli studenti saranno accompagnati anche dall’attività di tutoraggio a distanza per rimanere in contatto con l’ambiente imprenditoriale del territorio: potranno svolgere la tesi magistrale in un’azienda locale, partecipare a gruppi di interesse tematici, momenti di condivisione professionale e beneficiare di borse di studio. Verrà messo l’accento anche sulle soft skills: il career center assisterà gli studenti nella redazione del CV e li guiderà nel sostenere colloqui o orientarsi nella carriera.

Partendo dall’alto livello formativo che il Politecnico garantisce agli studenti, l’innovazione si configura come un elemento strategico, che mette l’accento sull’integrazione tra teoria e la valorizzazione dell’elemento pratico, legato al lavoro quotidiano in azienda o sul territorio: i corsi rispondono alla richiesta del contesto industriale e delle esigenze dell’Italia di avere figure professionali altamente specializzate e con competenze trasversali. “L’università deve giocare un ruolo attivo nel processo di cambiamento e aumento della competitività dato dall’internazionalizzazione, dallo sviluppo di nuove tecnologie e dell’evoluzione dei processi industriali”, afferma Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo di Lecco.

vigili fuoco comandante roberto toldoL’innovazione della didattica relativa ai due corsi riscontra una risposta positiva anche dalle aziende e dalle istituzioni del territorio, che collaboreranno in prima linea alle attività. Roberto Toldo, Comandante Provinciale Vigili del Fuoco Lecco conferma la disponibilità al lavoro congiunto con il Politecnico: “Estremamente importante oggi diffondere la cultura della gestione e prevenzione del rischio, formando figure professionali preparate e qualificate”. La proposta didattica del Politecnico viene accolta con favore anche da Lario Reti Holding, azienda che deve gestire situazioni di rischio legate alla risorsa idrica: “L’aggiornamento e sviluppo del corso in ICMR con il rinnovo dei suoi contenuti è una novità nel panorama regionale italiano, sintomo di quanto il Politecnico di Milano sia sempre attento alle esigenze di mercato e del territorio”, sostiene Antonio Rusconi, Presidente del Comitato di Indirizzo e Controllo di LRH. Collaboreranno attivamente anche aziende dalla lunga storia sul territorio, come Carcano Antonio S.p.a: “Ci aspettiamo di fornire competenze pratiche, ma anche di mostrare ai giovani quali sono le dinamiche organizzative e interpersonali aziendali, con l’auspicio di innsecare una felice contaminazione reciproca”, augura Elisa Federica Andreuzza, External Communication Manager dell’azienda produttrice di alluminio.

Innovazione è anche la parola d’ordine usata da Roberto Subranni, Industrial Automation Director di Technoprobe S.p.a, leader mondiale nella progettazione di un’interfaccia elettronica per testare i chip dei semiconduttori: “Aver l’opportunità di trasmettere conoscenze e ricevere linfa vitale dalle nuove leve è un’interazione fondamentale, solo così possiamo tener passo all’innovazione”.

Lucrezia Lozza

politecnico conferenza didattica