KITESURF, IL SUPER CAMPIONE:
“A COLICO NON SERVONO LE BOE”

kitesurfCOLICO – “Chi pratica kitesurfing a Colico dovrebbe potere stare nella zona sotto vento. Non servono le boe o altro, gli amministratori devono capirlo”. Parola di Wolfango Masocco, 50 anni di Cantù, senatore del kitesurf. Pochi giorni fa il sindaco di Colico, Raffaele Grega, aveva detto ai praticanti dello spettacolare sport di non preoccuparsi perché, in questi giorni, si sarebbe trovato uno spazio solo per il kitesurf. Spazio inadeguato per Masocco.

“Lì c’è una convivenza forzata – spiega –, ma delimitare le aree per bagnanti e per kiter con le boe è solamente un palliativo”. Il campione di kitesurf condanna la gestione della disciplina in Italia. “In Francia, sulle spiagge oceaniche, ci sono spazi per surfisti e altri per bagnanti – continua –. I bagnini controllano e chi sconfina nello spazio altrui viene ripreso. Da noi invece troppe volte è vietata la pratica nei mesi estivi solo per favorire i bagnanti: è un controsenso, è come vietare lo sci a Natale”. Chi va al lago per prendere il sole o per fare il bagno nelle zone in cui ci sono i kitesurf molte volte si preoccupa per paura di essere travolto.

“Pratico questa disciplina dal 2000 – prosegue Masocco –, ma non ho mai visto un incidente tra un kiter e un bagnante. Non dico che siamo tutti santi, anzi, ci sono anche maleducati o incoscienti. Per questo c’è bisogno di regole precise per tutti”. Sulle spiagge di Colico, così come su quelle di Valmadrera, nei giorni di vento si possono ammirare le evoluzioni degli appassionati di kitesurf. “Penso che questo sport possa invogliare il turismo sul Lario – afferma Masocco –: il nostro lago è da serie A, per cui tutelare e far crescere la disciplina vuol dire attirare appassionati da tutto il mondo”.

MASOCCO IN VIDEO

 

Foto in evidenza tratta da www.vivicantu.com