LA PREFETTURA CHIUDE.
APPELLO PER LECCO:
“TARDI PER PIAGNUCOLARE”

VALSECCHI CORRADOLECCO – Dopo l’anteprima di Lecconews sulla scelta ministeriale di chiudere la locale prefettura riportando le competenze sotto Como, si è aperto il dibattito sul futuro del capoluogo e sulle sorti del suo status di “città”. Prende la parola anche Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco che rivendica il primato della proposta di un tavolo per la “Grande Lecco”, una cabina di confronto per reagire a questo tipo di decisioni.

Adesso tutti, ma proprio tutti, li a piagnucolare perché c’è il rischio che salti anche la Prefettura .
Ma cosa vi aspettavate ? Sono quattro anni che insistiamo, inascoltati, sulla necessità di aprire un confronto istituzionale e con le comunità sulla Grande Lecco e c’è anche chi ha ironizzato.
Quello che succede ora è solo la prima conseguenza di ciò che sta per accadere.
L’abbiamo denunciato più volte bisogna al più presto ripristinare una cabina di regia unitaria e velocemente, perché oggi, lo diciamo senza acredine, non c’è più !
Anzi, al contrario, esiste una contrapposizione nefasta e controproducente per il territorio in una ” guerra sotterranea” del tutti contro tutti .
Così non facciamo rivivere il territorio lo facciamo morire !
Non vogliamo fare nomi e cognomi ma é evidente che bisogna ritrovare il senso della comunità e dell’unità d’intenti ; un network territoriale che sappia fare da barriera e contraltare agli orientamenti romani.
Se i partiti non riescono in questa impresa qualcun altro ci dovrà pensare.
A Roma, l’abbiamo detto mille volte, non aspetteranno le nostre decisioni, politici e burocrati, prenderanno un compasso e stabiliranno loro le regole del gioco nel nostro territorio.
Non c’è più tempo. Se non facciamo in fretta a reagire identificando progetti, condivisioni e classe dirigente andremo incontro alla nostra sorte di diventare un “paesotto” senza peso e futuro. Con buona pace delle nostre velleità turistiche! Resta inteso che non dovremo scaricare le responsabilità su Roma, perché saranno solo da addebitare alla nostra incapacità comunitaria di saper pianificare autonomamente il nostro futuro. Se qualcuno si sentirà offeso per queste parole, chiediamo anticipatamente scusa, ma purtroppo tocca a noi suonare la sveglia, nonostante il nostro contributo, per il momento, viene ancora ritenuto marginale.

Corrado Valsecchi
Portavoce Appello per Lecco

 

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