LECCO A 30/H, LETTERA: “RALLENTARNE L’USO, NON SOLO LA VELOCITÀ”

Cara Lecconews,
sembra che la Lecco a 30/h stia uscendo dall’officina.

È quanto ha illustrato il Comune pochi giorni fa con la presentazione del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile.

Si può quindi dire: ottimo. Finalmente.
Ma questa officina pare non abbia allegato tagliandi.
È un viaggio al buio. Quando era fondamentale, invece, elencare le tempistiche. Il cronoprogramma. Misurabile
Non si può, infatti, esser ambientalisti sulla carta, bisogna esserlo sulla strada.

Non per malfidenza ma siccome son già passati tre anni e non si è ancora fatto nulla di tangibile, di misurabile sulla mobilità sostenibile, ora quali sono i Progetti a breve, medio e lungo termine? Quali le risorse a disposizione?

Due esempi tra i tanti:
– Il mega parcheggio di interscambio al Bione, di cui si è scritto detto nel Pums, ha già un Progetto tecnico? Quando verrà finanziato e verrà pronto?
Perché nel frattempo sta tagliando forti risorse a LineeLecco che invece dovrebbe rimanere il cuore di una mobilità urbana. E toglierle soldi e farci pure la guerra, non è rassicurante.
Tantopiù che la Giunta sui bus non ha nessun piano di sviluppo e tutela. Tantomeno misurabile e a breve.

– Si parla anche di aggirare il traffico del lungolago con un ponte a scavalco della ferrovia e nello stesso tempo si dice che è un’opzione costosissima. Che se non è un’esecuzione poco manca.

Non si han soldi nemmeno per non aumentare le tasse alle famiglie, a iniziare dalle più fragili…

Quali sono quindi i progetti veri, misurabili, ci si accontenta di una ciclovia in mezzo alla città che vedrà, forse, la luce nel 2024? Una ciclovia?

In questi tre anni non sono riusciti nemmeno a tirare due righe pittate per le corsie ciclabili, nemmeno come sperimentazione, cosa che è stata fatta, invece, in maniera ampia e concreta in moltissime altre città… ne null’altro è stato fatto…

Per una Giunta che si autodefinisce ambientalista…

Il Bus gratuito agli under 19 “ti porto io” è quasi solo un benessere economico per le famiglie non un vantaggio ecologico; prima di tutto perché c’è da due anni e ancora mancano dati, verificabili, sull’effettivo utilizzo, sul reale cambio di mezzo di trasporto da auto a bus, perché se cambi da piedi o bici è ben diverso.

Non si ha nessun dato nemmeno su monopattini, car/bike sharing nell’area urbana.

Va bene quindi la Città 30, ma come?

Per questo è opportuno che sia pretesto evidenziato, un cronoprogramma, dei prossimi 6 mesi, anno, anni.

Cosa si fa?
In quanto tempo?
Con che soldi?

Perché a oggi non sono riusciti neanche a completare l’unica strada scolastica dopo pomposi annunci; han impiegato oltre un anno per progettare e iniziare a pittare 9 attraversamenti pedonali scolastici.

Intanto si progettano follemente silos in pieno centro, e aumenti dei ticket della sosta per fare cassa mica mobilità sostenibile.

Paolo Trezzi
Lecco