LECCO – Vista l’attenzione data in questa settimana al rione di Chiuso dedichiamo l’87esima puntata della nostra rubrica Lecco Ieri & Oggi al piccolo quartiere di confine della città per andare a vedere uno scorcio che negli ultimi 50 anni è cambiato moltissimo: la zona dell’oratorio e dell’ex cinema.
Le due foto d’epoca provenienti dall’archivio della canonica di Chiuso, scattate entrambe nel 1961, ritraggono appunto quello che un tempo era il terreno su cui di lì a poco sarebbe sorto il cinema oratoriale del rione, oggi purtroppo in stato di completo abbandono.
La figura A, scattata dall’incrocio tra Via ai Molini e via del Sarto, dimostra gli anni passati attraverso i numerosi cambiamenti che hanno portato ad una modifica sostanziale del panorama visibile. Innanzitutto la statua del Beato Serafino Morazzone, che all’epoca si trovava direttamente sulla strada, oggi è circondata da una grande aiuola, e anche il prato che nel ’61 è disordinato e incolto, oggi è un piccolo giardino pubblico con alberi e panchine. Interessante è anche la stessa via ai Molini, che all’epoca era una stretta viuzza che saliva verso la parte alta del paese, utilizzata principalmente dai camion provenienti dalla cava, sterrata e soprattutto ombreggiata da grandi alberi, oggi è invece una strada asfaltata e ben soleggiata.
La figura B, scattata invece dal cancello dell’oratorio guardando verso la chiesa, ritrae il protagonista vero e proprio di questo episodio: il cinema Amici di Chiuso. All’epoca dello scatto sul terreno era presente il vecchio frantoio della cava soprastante. Purtroppo, oggi, il cinema che era stato tanto popolare tra gli anni 60 e 80, è abbandonato e utilizzato come magazzino. Il cinema Amici è stato forse, in città, il primo episodio di abbandono delle sale che avevano ospitato le generazioni di giovani cresciuti all’interno degli oratori. Una dimostrazione di quanto in questi anni la cultura sia passata in secondo piano, soprattutto in un panorama come quello lecchese dove sono venute completamente a mancare anche le più semplici forme di intrattenimento come il cinema.
A.G.