LECCO PRIDE: IN PIÙ DI DUEMILA
COLORANO LE STRADE LECCHESI

LECCO – Più di duemila i partecipanti al Lecco Pride di sabato pomeriggio.

Non solo divertimento, colori e tanta musica, ma anche riflessione e unione contro un governo che sembra non voler ascoltare il grido di chi chiede la rivendicazione dei propri diritti. Dopo la lunga parata, iniziata dal Politecnico di Lecco e terminata in piazza Garibaldi, molta partecipazione anche al momento di incontro e dialogo che ha visto il coinvolgimento pure del sindaco Mauro Gattinoni e altre amministrazioni comunali di provincia.

“In questo terzo Pride dove mettiamo il nome di questa città, vogliamo essere partecipi a questo momento che desidera portare avanti i diritti di tutti – afferma il sindaco Gattinoni –. Nessuno dovrebbe essere privato della possibilità di amare indipendentemente da orientamento sessuale e identità di genere. Come amministrazione abbiamo il dovere di difendere questi diritti senza compromessi”.

> IL TESTO DEL DISCORSO DEL SINDACO

Neanche la pioggia ferma la grande manifestazione e il grido “Identità, Parità e Libertà”, motto del Pride di quest’anno.

Il merito di un successo del genere è da attribuire anche ai grandiosi volontari dell’associazione che, capeggiati dal presidente Mauro Pirovano, sono riusciti a portare in piazza Garibaldi moltissime persone a favore di nobili cause socio-culturali.

“Qui in questo momento, noi non vogliamo parlare di inclusione perché nessuno ha il diritto di farci sentire estranei in un contesto di cui siamo parte – spiegalo stesso Pirovano rivolgendosi al pubblico –. Noi ce l’abbiamo con una cultura patriarcale e machista che continua ad essere presente tra noi in ogni momento. Ricordate, scegliere chi si vuole essere e creare la propria famiglia non sono crimini universali, lo sono invece ciò che stiamo facendo all’ambiente, la guerra e il non poter esprimere la propria identità senza che qualcuno provi a toglierti la vita”.

Durante il corso della manifestazione sono state tante le persone intervenute: si ricordano le madri Moira e Sara a sostegno di famiglie arcobaleno, la madre Cinzia e la figlia transgender Greta e soprattutto la Drag Queen Cleopatra.

Quest’ultima, tramite un monologo che racconta la sua esperienza personale, incanta ed emoziona tutto il pubblico presente.

La festa è successivamente continuata in orario serale alla discoteca Orsa Maggiore di Lecco e ha visto, anche in questo caso, una partecipazione che ha contato più di trecento presenze.

Sara Galluccio