LECCO/GIOVANNI MAGGI PRESENTA
CONFINDUSTRIA: “OBIETTIVO
DIVENTARE OPINION LEADER”

IMG_0162

LECCO – Giovanni Maggi – presidente di Confindustria Lecco e Sondrio – è stato ospite d’onore giovedì sera ad uno dei caminetti del Rotary Club Lecco Le Grigne, riunitosi all’NH Hotel per parlare di impresa e non solo. Dopo la breve introduzione del presidente di sezione del Rotary Luca Mazzucchi, Maggi ha cominciato il suo intervento mostrando ai soci del club un video prodotto da Rai Expo e presentato in occasione dell’assemblea generale di Confindustria, nel quale si mostra tutto il lavoro necessario – dalla coltivazione del grano alla tavola – per riuscire ad ottenere un buon piatto di pasta con il pomodoro.

“Ho voluto mostrarvi questo filmato perché parla di industria – spiega il presidente – ed è importante farlo in un paese che sembra andare contro le imprese. Non mi riferisco solo alle tasse, alla burocrazia, alla viabilità e alla mancanza di flessibilità del mercato del lavoro. Nell’ultimo periodo due importanti aziende italiane, che fatturano miliardi all’anno, sono state vendute a gruppi di paesi concorrenti; la questione dell’Ilva di Taranto è stata gestita dalla magistratura e dalla politica in maniera miope, mettendo a rischio moltissimi posti lavoro oltre che tutta la filiera dell’indotto; per non parlare di Finmeccanica: sono stati arrestati i vertici senza chiedersi a cosa servissero e dove andassero a finire le commissioni”.

rotaryIl quadro dipinto da Maggi non è dunque rosa e fiori: “Adesso si parla di ripresa – prosegue – ma un aumento del Pil dello 0,8% non si può definire ripresa, per avere una vera crescita il Pil dovrebbe aumentare di almeno il 2,5% all’anno. Questa è una ripresina, dovuta più che a una politica economica seria ad una congiuntura favorevole: il rapporto euro/dollaro che avvantaggia le esportazioni e il crollo del prezzo del petrolio, che ha tuttavia fortemente penalizzato molti settori. Fino a quando le tasse saranno così elevate, l’occupazione e i consumi non torneranno a crescere, come fa a ripartire l’economia?”.

Ma non ci sono solo brutte notizie, Maggi infatti ha approfittato dello spazio che il Rotary gli ha dedicato per parlare di una realtà che nonostante le difficoltà continua a crescere: quella di cui è presidente, l’associazione di territorio di Confindustria di Lecco e Sondrio. “La nostra sezione è al 18° posto in Confindustria e questo ci permette di disporre di 4 voti su 175 nelle assemblee generali e questo grazie alle 800 imprese che aderiscono alla nostra associazione con i loro 36 mila dipendenti”. Il nostro territorio infatti – si sa – conta moltissime aziende di piccole dimensioni: quelle che hanno meno di 50 dipendenti sono quasi 600 su un totale di 800 e per la maggior parte (337) operano nel settore metalmeccanico.

giovanni maggi confindustria“La nostra è un’associazione a cui si aderisce in maniera volontaria, pagando una quota a seconda del numero di dipendenti. Gli organi decisionali, che occupano queste posizioni senza ricevere stipendi e indennizzi e lasciano la loro carica dopo la scadenza naturale di quattro anni del mandato, si ritrovano una volta al mese per stabilire le strategie e con la collaborazione dei 50 dipendenti riusciamo a garantire ai nostri associati tutta una serie di servizi. L’amministrazione, la gestione della qualità e del marketing, supporto per i rapporti istituzionali e per l’ufficio stampa; oltre a servizi finanziari: confidi, credito finanza, tributi; poi ancora supporto per l’internazionalizzazione, per l’ufficio vendite, le relazioni industriali, le fiere; importantissimi poi i servizi del centro studi e quelli per la formazione. Siamo dunque un’associazione che riceve dei soldi dai soci ma ne dà anche indietro e non solo alle proprie aziende ma anche alla comunità. Nel 2011 abbiamo organizzato una raccolta fondi che nel giro di pochi mesi ci ha permesso di raccogliere 750 mila euro, che sono serviti per creare una fondazione a sostegno dell’ITIS Badoni: ogni anno tramite la fondazione vengono investiti nella scuola dei soldi per tutto quello che può servire a potenziare l’offerta formativa”.

Naturalmente anche il nostro territorio ha subito la crisi, secondo i dati presentati questa sera dal 2006 sono stati persi circa diecimila posti di lavoro: la disoccupazione è triplicata passando dall’essere inferiore al 2,7% al 7,5% ma Confindustria Lecco ha continuato a crescere: “l’aggregazione con Sondrio ha aperto nuovi scenari consentendo di integrare territori tra loro molto complementari, nonostante le difficoltà abbiamo investito in ricerca pur continuando a fare utili. Siamo un’associazione sana, presente sul territorio con l’obiettivo di diventare opinion leader e confrontarsi con spirito costruttivo con gli altri enti del nostri territorio” conclude Giovanni Maggi. Che non perde l’occasione di garantire che sulla spinosa vertenza per la guida della Camera di Commercio si va avanti col ricorso anti-Valassi: “Chiediamo solo il rispetto delle regole”.