L’OPINIONE DI TREZZI: “CERS, APPELLO PER UN’ENERGIA DI PACE”

Cara Lecconews

A Lecco, come in molte città, la nascita di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un segno concreto di speranza: un passo verso un modello energetico più giusto, partecipato, locale.

A Lecco, meritoriamente, questa Comunità ha un punto più caratterizzante, la S di solidale. CERS

– Un progetto ancor più che altrove quindi che dovrebbe incarnare i valori della cura del territorio, della solidarietà e della pace. Eppure questi valori vengon messi in discussione.

Tra i soci fondatori della CERS di Lecco figura infatti Invernizzi Presse, un’azienda che produce apparecchiature utilizzate nella fabbricazione di munizioni – “attrezzature rivoluzionarie per la produzione di munizioni” è il claim che campeggia a tutto schermo sul loro sito – e che in aggiunta, come rilevato dalla rivista Altreconomia, ha avuto rapporti commerciali anche con scenari di guerra e conflitto.

– Non si può parlare di transizione ecologica e giustizia sociale quando si accettano come partner soggetti che traggono profitto da attività legate alla produzione di armi, con o meno interessi diretti con quei Paesi

– È una contraddizione che dovrebbe minare e mina la credibilità del progetto e tradisce i principi di chi, a Lecco, crede nella costruzione di un futuro sostenibile e di pace.

– Una comunità energetica non può accettare l’energia dell’industria bellica. Per questo va chiesto con chiarezza e fermezza, che il Comune di Lecco, gli altri Enti, le associazioni aderenti sindacali, ambientaliste, sociali (Legambiente, Crams, Arcobaleno, Auser, Consolida….) e non ultimo realtà educative come l’Istituto Maria Ausiliatrice, premiato nuovamente proprio in questi giorni per il suo impegno nell’economia civile, assumano, da socie, una posizione concreta e coerente:

– Quella di recedere dalla CERS o chiedere, in forza anche dell’art 7.3 dello Statuto, che escludano l’azienda e in futuro ogni soggetto coinvolto in attività incompatibili con i valori di pace, della sostenibilità e della responsabilità sociale che danneggi moralmente la Comunità, perché queste si costruiscono non solo con l’energia pulita, ma con scelte limpide.

– Agire ora non significa rompere, ma ricostruire con concretezza e coerenza il presente e anche il futuro di una Comunità più grande, quella della Città.

Paolo Trezzi