MAFIA: NUOVA INTERDITTIVA
NELL’HINTERLAND LECCHESE.
È LA DECIMA IN CINQUE MESI

LECCO – Va avanti senza sosta l’attività di prevenzione amministrativa antimafia  svolta dalla Prefettura di Lecco con il supporto del Gruppo interforze composto da rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia, Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

“Come è possibile vedere, stiamo lavorando intensamente – ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa – per ripulire il territorio provinciale dalle infiltrazioni della criminalità organizzata che, in questo territorio, opera sotto traccia, senza gesti particolarmente eclatanti, che tuttavia si innerva nel tessuto imprenditoriale, contaminandolo”.

In questo ambito si inserisce l’ultimo provvedimento interdittivo emesso dal Prefetto nei confronti dell’impresa individuale Polito Service di Polito Mario, con sede di esercizio a Cesana Brianza, operante nel settore della consulenza in materia amministrativa.

Mario Polito, già gravato da diverse condanne e denunce di polizia, detenuto dal 23 marzo scorso a seguito di sottoposizione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, nel contesto dell’indagine TULLAC condotta dalla Guardia di Finanza di Lecco, è risultato significativamente collegato anche alla recente indagine Cardine Metal Money, quale rappresentante legale della SARA srl.

Nel 2014 è stato tratto in arresto per tentato omicidio poiché coinvolto, unitamente al fratello, nella sparatoria avvenuta in Annone Brianza proprio all’interno della sede della SARA S.r.l. stessa, nel corso della quale è stato ferito un cittadino algerino.

Nel corso degli anni, Polito è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie inerenti traffici di stupefacenti e riciclaggio di ingenti somme di denaro provento di tali traffici, tutti commessi in seno ad organizzazioni ‘ndranghetiste di elevato spessore criminale.

Salgono così a 21 le interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Lecco negli ultimi due anni, di cui 10 soltanto negli ultimi cinque mesi, a conferma di un’attività che si va sempre più intensificando nel territorio lecchese.

LE OPERAZIONI PRECEDENTI

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