‘MANUALE DI PUBBLICA FELICITÀ’:
IMA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

LECCO – Nel solco di una pluriennale esperienza all’insegna dell’economia civile che è valsa all’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco il titolo di Ambasciatrice dell’Economia Civile, la scuola ha presentato una nuova iniziativa per essere ancora più integrata con il territorio e per continuare quel dialogo avviato nel tempo con i diversi attori della società civile. Si tratta dell’evento di giovedì 2 marzo ‘IMA: Scuola cantiere aperto al servizio del territorio’.

Un workshop sulle prospettive di innovazione educativo didattica come espressione della comunità educante, a partire da alcune sollecitazioni di Valentina Rotondi, autrice del volume ‘Manuale di pubblica felicità’. L’evento ha visto la partecipazione delle massime autorità della chiesa locale, delle associazioni di categoria, del Credito Cooperativo, del terzo settore, del Comune, della Provincia, della Prefettura, dell’Ufficio Scolastico Territoriale insieme a imprenditori, docenti, alunni e comunità religiosa.

Secondo l’IMA la scuola non può prescindere dall’incontro e dalla relazione con i soggetti del territorio nel quale è inserita e con essi deve costantemente dialogare per formare cittadini responsabili portatori anche di un nuovo modo di fare economia. Dopo un’appassionata introduzione in cui Valentina Rotondi, sollecitata da alcune domande poste dalla preside della secondaria di secondo grado suor Marilisa Miotti, ha fornito utili spunti di riflessione sul bene comune, sui beni relazionali, sulla felicità pubblica e l’economia, intesa come modo di prendersi cura della casa comune, a partire dal suo ‘Manuale di pubblica felicità’, i partecipanti sono stati coinvolti in alcuni momenti di confronto divisi in quattro tavoli, ciascuno moderato da alcuni studenti di quinta superiore, alcuni dei quali appartenenti ai giovani di Economy of Francesco.

Tanti gli spunti usciti dai tavoli che diventano punti programmatici per l’avvio di un lavoro comune: la valorizzazione dei talenti degli studenti così che possano trovare il loro posto nel mondo e possano essere artefici veri di cambiamento, l’educazione al bisogno dell’altro e alla gratuità, la scuola come luogo che accende nei giovani il desiderio, solo per citarne alcuni. “Una serata importante, un nuovo avvio – racconta suor Marilisa Miotti -, che ci fa capire l’importanza della scuola non come un’entità a sé stante, ma come parte integrante di un territorio con il quale deve costantemente confrontarsi per contribuire a formare giovani attrezzati con quei valori umani e sociali che li rendono in grado di affrontare a testa alta qualunque tipo di sfida”.