MEDFEST E IL CAPITALISMO:
“HA UN’ANIMA SE SUPERA
L’INDIVIDUALISMO”

LECCO – Il capitalismo ha un’anima se sa superare l’individualismo mettendosi a servizio del bene comune. È questo il messaggio emerso dalla serata di mercoledì scorso all’Auditorium della Casa dell’Economia di Lecco, promossa nell’ambito di MedFest, il festival dedicato al Medioevo nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza.

A introdurla è stato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni: “Nel Medioevo l’uomo era un tutt’uno. Poi questa unità si è perduta. Riscoprire il Medioevo significa cercare nuove chiavi di lettura perché l’homo economicus possa riscoprire il perché di ciò che realizza. Noi Lecchesi siamo un po’ calvinisti, per la cultura del lavoro che abbiamo. Ma anche il lavoro come fede necessita di trovare un nuovo perché”.

Protagonista di questo incontro è stato l’economista Luigino Bruni. Docente di economia politica alla Lumsa di Roma, fondatore della Scuola di economia civile e direttore scientifico di The Economy of Francesco, Bruni ha ricordato il profondo legame tra francescanesimo e nascita del capitalismo: “Quello che si determina nel Medioevo con l’avvento degli ordini mendicanti come i francescani e i domenicani è una vera e propria rivoluzione. In precedenza, Benedetto, con il suo ‘ora et labora’, aveva creato un’unità pratica fra il credere e il fare, dando una dignità al lavoro: una novità assoluta rispetto alla cultura classica, nella quale chi studiava non lavorava e viceversa; Benedetto crea così le premesse per un’economia dignitosa, lecita, possibile e buona. Dall’altro Francesco, scegliendo di non avere beni di nessun tipo e vietando ai suoi che perfino la comunità dei frati e il convento possiedano alcunché, determina una profonda rottura rispetto al primo monachesimo. Quando nel 1322 l’ordine francescano è costretto dal Papa a creare dei conventi, sceglie di collocarli nelle città: è qui che si crea un’alleanza tra mendicanti e mercanti”.

A portare la propria l’esperienza sul rapporto tra etica e profitto sono stati proprio tre imprenditori del territorio. Angelo Cortesi, fondatore della CO.EL. Srl, azienda metalmeccanica di Monte Marenzo, premiato quale ‘ambasciatore dell’economia civile’ nel 2019 a Firenze, ha testimoniato il percorso della propria società, oggi certificata benefit. “Al capitalismo e all’impresa spesso manca l’anima – le parole di Cortesi -. È soprattutto la turbo-finanza del terzo millennio ad incarnare l’individualismo, la dipendenza dal profitto a tutti i costi e il consumismo esasperato. Come piccoli imprenditori, ma prima ancora come persone, siamo preoccupati per le conseguenze che questo atteggiamento sta determinando a livello economico, sociale e ambientale”.

La responsabilità e l’impegno per il territorio è stata anche la chiave di lettura proposta dall’AD di Agomir, Mario Goretti: “La passione per il territorio è il vero motore del nostro fare e le radici sono l’elemento che sta alla base della mia scelta personale imprenditoriale. Io sono stato richiamato ad un impegno nell’azienda di famiglia proprio da queste radici. Se guardiamo il territorio in cui viviamo e facciamo impresa scopriamo che c’è tanta bellezza da valorizzare”.

Infine è intervenuto Marco Canzi, presidente di Acinque, multiutility del nord-ovest della Lombardia: “Nel nostro stesso modello societario e di governance è presente con evidenza il nostro essere espressione dei territori in cui operiamo. Se da un lato siamo un’azienda con 900 dipendenti, che deve fare profitto, dall’altro il nostro essere partecipati dagli enti locali territoriali ci porta a conoscere le esigenze e i bisogni dei territori e a sostenerne la crescita, investendo in servizi e infrastrutture per il loro sviluppo”.

Sabato 23 settembre alle 17 a Villa Monastero di Varenna MedFest chiuderà con l’ultimo incontro dal titolo “Medioevo fantastico: il drago e altri mostri” a cui interverrà lo scrittore e giornalista Luca Frigerio. L’ingresso sarà gratuito. Chi volesse anche visitare i giardini della Villa potrà usufruire di un biglietto ridotto.