LECCO – Ultima performance dell’anno per i piccoli musicisti della scuola elementare Oberdan di Belledo dell’Istituto Comprensivo Lecco 3.
Tutti i bambini hanno avuto modo di esibirsi sul palco della scuola media Stoppani con numerose esibizioni che hanno messo in campo tutto l’impegno dei docenti di strumento musicale e di musica della scuola media i quali, da anni ormai, portano avanti un ambizioso progetto che, con diverse modalità, vede protagonista la musica in ogni classe. Una scuola dove l’ambito musicale è approfondito ad ampio raggio: tutti i bambini della scuola svolgono attività musicali che man mano crescono e si adattano al percorso dei cinque anni del ciclo elementare. Attività propedeutica, coro, giro strumenti per provarli tutti fino alla scelta di uno strumento musicale. Il tutto all’interno dell’orario curricolare in stretta collaborazione e sinergia con tutte le maestre delle classi.
Il progetto “Per l’avvio della pratica strumentale nella scuola primaria” nato sei anni fa da un’idea e dalla penna delle docenti Elena Tartara ed Elena Filippini, elaborato poi con i docenti strumentisti e le maestre del plesso, è stato sostenuto dalla passata dirigenza e ora prosegue con la nuova dirigente Maria Raffaella Crimella. Esso ha visto un importante ampliamento dell’offerta che regala a tutti i bambini, nessuno escluso, la possibilità di studiare uno strumento musicale, ma che pure avvicina all’attività corale e all’attività di conoscenza musicale attraverso la propedeutica.
“A maggio abbiamo effettuato un gemellaggio con la Junior Orchestra del Conservatorio di Cremona, l’orchestra lecchese e quella cremonese si sono esibite nella “Sala Giuseppe Maffei” di un prestigioso palazzo del centro storico della città. È stata una esperienza di confronto reciproco tra i bambini e di confronto professionale soprattutto per noi docenti, che ancora di più crediamo nel nostro progetto e nelle nostre convinzioni didattiche: è attraverso un approccio molto fluido e quasi giocoso che noi insegniamo la tecnica dello strumento, quella vera e propria che serve poi a sviluppare la competenza strumentale necessaria per suonare in gruppo, e questo significa toccare ambiti del sapere più ampi: consapevolezza del sé e del mondo intorno a sé, saper stare in gruppo e sapere accettare le diversità, accogliere e stare insieme. I nostri bambini non faticano ad entrare in questa logica perché a questa età assorbono velocemente qualunque informazione e qualunque impostazione: suonano e cantano per il piacere di farlo con la spontaneità che li caratterizza”.
“Noi crediamo che ogni bambino debba avvicinarsi alla musica con varie modalità e debba provare a cimentarsi nello studio di uno strumento musicale perché queste attività sono di notevole arricchimento soprattutto sul piano della crescita personale” sostengono i docenti. Nel corso degli anni sono state portate modifiche sempre di più in linea con la richiesta crescente da parte dei bambini di poter suonare uno strumento musicale: chitarra, flauto traverso, pianoforte, sassofono, percussioni e violino sono gli strumenti disponibili che, insieme alla tromba sono anche gli strumenti presenti nella media ad indirizzo musicale, una delle realtà in Italia alla quale è stata concessa la doppia sezione.
Chiara Binda (sassofono), Emilia Cappello (chitarra), Cristina Pricca (pianoforte), Elia Rocca (percussioni), Elena Tartara (flauto traverso) ed Elena Filippini (violino) sono i docenti che operano all’interno del progetto in unione con la professoressa Carola Dell’Oro e il professor Giuseppe Caccialanza, docenti di musica che si occupano del coro e della propedeutica.