OSTETRICHE A GIUDIZIO: POTEVA SALVARSI IL BIMBO PERSO DA UNA CALOLZIESE?

LECCO – Poteva essere salvato il bimbo che portava in grembo una donna di 35 anni di Calolziocorte? Davanti al giudice Paolo Salvatore sono emerse posizioni differenti da parte dei consulenti – Giulio Orlandoni e Luca Taiana per l’accusa e Lorenzo Baretto per la difesa dei due medici imputati – con i primi che hanno evidenziato che il piccolo poteva essere salvato, mentre il secondo ha ribadito che è stato fatto tutto il necessario e che un infarto intestinale è la causa delle morte del bimbo.

La vicenda risale al 22 marzo 2019, quando la donna venne ricoverata in ospedale per dolori e dopo una giornata tra visite, ecografie e forti dolori all’addome, perso il figlio con conseguenze anche per la sua salute. La 35enne è stata risarcita da Asst, e due dottoresse R. T ed E. M,. in servizio nella giornata del 22 marzo 2019 sono a processo per lesioni personali colpose e interruzione colposa di gravidanza.

Nella prossima udienza la parola passerà all’accusa e ai legali, poi il giudice emetterà la sentenza.

A.Pa.