QUARTO PONTE, SALVINI: “OPERA OLIMPICA PRONTA TRA 700 GIORNI”

PESCATE – È virtualmente iniziato con la posa della prima pietra da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nella mattinata di venerdì 1, il cantiere del quarto ponte di Lecco.

Infrastruttura cruciale per le amministrazioni di Lecco e Pescate, rappresentate nella mattinata dai sindaci Mauro Gattinoni e Dante De Capitani, il quarto ponte è collegato a doppio filo ai cantieri in tutta la regione che hanno come obiettivo collegamenti migliori in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

Il ministro Matteo Salvini si è detto soddisfatto: “Un’opera simile potrà portare attenzione mediatica e turismo da tutto il mondo, ma sarà utile soprattutto per i pendolari, non solo per i milanesi che vanno a sciare a Bobbio o a Livigno nel fine settimana e invece di 6 ore vorrebbero mettercene 3, ma anche per i pendolari, per i lecchesi, per i brianzoli, per i comaschi, per i valtellinesi. La mia speranza è che i 700 giorni programmati per la fine del cantiere possano essere anche solo uno o due in meno, per questo l’impegno è seguirne l’andamento insieme ai sindaci, contro tutte le difficoltà che si sono presentate in questi 16 mesi di governo tra guerre, caro prezzi e mancanza di materiali”.

Il sindaco di Pescate Dante De Capitani ha espresso la sua grande soddisfazione per i futuri lavori, ricordando come, fin dalla chiusura del Ponte vecchio nel 2013, Pescate sia stata “assediata” dalle auto e un’opera del genere si sia dovuta rendere necessaria per aiutare il deflusso del traffico dal centro del paese; De Capitani ha ringraziato i sindaci e le istituzioni che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera e il ministro Salvini per il sostegno concreto e anche per la rimozione del limite di mandato per i sindaci, “con la speranza di poter essere ancora sindaco per inaugurare l’opera conclusa”.

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha voluto soffermarsi sulla parte di cantiere “al di là della rampa”, nel comune di Lecco: “Abbiamo dovuto creare dello spazio per far arrivare quest’opera a Lecco, eliminando 200 parcheggi del centro sportivo del Bione, modificando l’ingresso del centro sportivo, la piazza ecologica e impattando pesantemente anche sul servizi di elisoccorso e soccorso alpino, oltre alla protezione civile con il punto di raccolta strategico provinciale. La nostra speranza è che questa non rimanga un’opera a metà e che si possa completare presto con una corsia in uscita da Lecco verso Pescate”.

La giornata ha visto sul palco, oltre al ministro e ai sindaci, il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana, accompagnato dall’assessora regionale Claudia Terzi, che ha lodato l’importanza strategica dell’opera, etichettata come “opera olimpica” in previsione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, e in generale per facilitare i collegamenti con la Valsassina e da e per Lecco.

La spiegazione tecnica della struttura del ponte è stata affidata all’amministratore delegato di Anas Aldo Isi: “Anas è una presenza importante sul territorio, con tantissimi colleghi che rappresentano un’azienda a servizio del territorio, un’azienda dello Stato che opera ora su 32mila chilometri di strade e 20mila ponti, a cui oggi se ne aggiunge uno. Io sono molto orgoglioso e felice perché è un riconoscimento e una sfida importante che accogliamo. Questa è la prima delle cinque opere che Anas dovrà realizzare nel lecchese, insieme alla galleria di Monte Piazzo, che aprirà nel mese di marzo, lo svincolo di Piona prima dell’estate e gli altri due interventi immediatamente dopo l’estate. Questo perché ci rendiamo conto che sono interventi strategici per il territorio, utili, immediatamente fruibili. L’opera è un ponte che nasce in affiatamento con quello esistente dal lato di Pescate e verrà realizzato mediante due viadotti di approccio, uno su un lato, uno su un lato opposto, con la campata principale costituita da quattro travate, una da 50 metri, due da 100, una da 80. La sfida è una sfida tecnica importante che però sentiamo di poter perseguire nei tempi previsti”.

Ha poi preso la parola la presidente della provincia di Lecco Alessandra Hoffmann, che ha lodato la tenacia dei sindaci del territorio nell’ottenere l’approvazione per opere e infrastrutture, “di cui la nostra provincia ha un particolare bisogno”, ha ringraziato la Regione per la pazienza e la capacità di ascolto ai tavoli organizzati in merito e il ministro Salvini per l’interesse e la celerità riguardo l’opera.

Il palco ha lasciato il posto all’inaugurazione simbolica, con il ministro Salvini che, coadiuvato da un operatore Anas, è personalmente salito sulla ruspa del cantiere per posare la prima pietra della struttura. Successivamente la pietra è stata benedetta da un sacerdote, alla presenza di tutte le cariche presenti all’evento.

Nel punto stampa successivo, il ministro Salvini è intervenuto anche sui temi locali, come la motorizzazione di Lecco: “Sto lavorando a una riorganizzazione completa delle motorizzazioni e della loro organizzazione a livello generale. Stiamo cercando più personale per agevolare le pratiche più complesse, non è un discorso da fare sulla singola sede perché mi interessa che i servizi ai cittadini siano erogati in tempi celeri.”

Interrogato riguardo la complessa situazione della Lecco-Bergamo, Salvini ha affermato: “È un discorso che faccio spesso insieme alla Regione e all’assessore Terzi, posso confermare che l’attenzione di Anas, dello Stato, del Governo e della Regione sulla provincia di Lecco, dal punto di vista viabilistico, è assoluta”.

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha poi riconfermato l’importanza della futura corsia in uscita da Lecco, a completamento dell’opera: “Per il primo passo, la corsia da Pescate, i tempi di realizzazione sono circa due anni, 700 giorni. Credo che questi verranno rispettati perché la tecnica di cantiere e le soluzioni che gli ingegneri hanno trovato, a quanto ci è stato riferito, permetteranno di stare nei tempi. Quindi entro dicembre 2025 avremo il ponte pronto per il 2026. Il mio auspicio è che nella medesima data ci siano anche le soluzioni pratiche per l’altra metà del lavoro, per avere un’opera completa in vista delle Olimpiadi: le Olimpiadi sono un’occasione importante per la Lombardia, per l’Italia e ovviamente per il significato sportivo, ma anche culturale e turistico che veicolano in un territorio come il nostro”.

Infine, l’assessora regionale Claudia Terzi ha commentato: “Attualmente, tutto il traffico di lunga percorrenza si mischia con quello locale soprattutto nelle ore di punta, causando disagi importanti: con il quarto ponte e il progetto futuro di una rampa da Lecco a Pescate, da una parte ci sarà il traffico di attraversamento e dall’altra il traffico locale. Regione Lombardia in quest’opera non ha avuto un contributo economico, ma organizzativo, coordinandosi in tavoli di confronto con le amministrazioni locali: grazie a questi, si è infine deciso di mantenere il progetto originario, evitando quindi di investire ulteriore tempo in rimaneggiamenti superflui”.

Michele Carenini

 

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